La star della Wnba Brittney Griner sta vivendo “il momento più difficile in assoluto della sua vita” mentre è in attesa di dover affrontare a fine mese il processo di appello dopo la condanna lo scorso agosto a nove anni di reclusione in Russia per possesso di droga. A dirlo è la moglie Cherelle in un’intervista alla Cbs. “Ha molta paura di essere dimenticata in Russia”, ha spiegato. Griner in una telefonata ha detto di sentirsi come se la sua vita “non avesse importanza“. L’udienza è prevista per il 25 ottobre ma Cherelle Griner ha spiegato che dopo quell’udienza, la campionessa di basket potrebbe essere potenzialmente trasferita in un campo di lavoro altrove in Russia.

Il mese scorso il presidente Joe Biden ha incontrato Cherelle Griner alla Casa Bianca e con lei anche Elizabeth Whelan, la sorella di Paul Whelan, un altro americano attualmente imprigionato in Russia. L’amministrazione Biden ha dichiarato a luglio di aver avanzato una “proposta sostanziale” per riportarli a casa. La Casa Bianca non ha fornito dettagli ma una persona a conoscenza della questione ha confermato che l’offerta sarebbe stata quella del rilascio di Viktor Bout, un trafficante d’armi russo condannato e incarcerato negli Stati Uniti. Cherelle Griner ha detto che il presidente sta “facendo quello che può”. Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Russia di fare “una controfferta seria” per il rilascio della cestista americana e dell’ex marine.

Il tribunale della regione di Mosca ha fissato per il 25 ottobre l’udienza di appello di Brittney Griner contro la condanna a 9 anni di reclusione. I legali della campionessa di bakset, vincitrice due volte dell’oro olimpico, hanno fatto ricorso contro la sentenza di primo grado, ritenuta eccessiva. Lo scorso febbraio, Griner era stata trovata in possesso all’aeroporto di Mosca di olio di cannabis.

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