Un uomo in caserma interrogato dai carabinieri. Gli investigatori che indagano sull’omicidio di Marcello Toscano, l’insegnante di sostegno trovato senza vita ieri sera in una scuola di Melito di Napoli, avrebbero concentrato la loro attenzione su un adulto. Nei suoi confronti, allo stato, non sarebbe stato adottato alcun provvedimento. Non lontano dall’aiuola del cortile dell’istituto sono state trovate tracce di sangue su cui verrà effettuate un test del Dna. Da una prima anali si tratta però di tracce ematiche per spostamento e non da trascinamento, come se il sangue fosse sgocciolato a terra.

Se l’orario in cui il cellulare ha smesso di funzionare dovesse corrispondere a quello dell’aggressione il professore, 64 anni, potrebbe essere stato ucciso tra le 12 e le 12,30, cioè quando alunni e docenti stavano facendo lezione. Sul corpo della vittima, scoperto ieri sera in un cespuglio, dietro una casupola, i carabinieri hanno trovato i segni di diverse coltellate. Altre tracce di sangue sono state repertate proprio nella casupola. “Sono sconcertato, mi stringo al dolore della famiglia e della comunità scolastica. Chiediamo sia fatta luce al più presto”, commenta il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Di Toscano non si sono avute più notizie dalla metà della mattinata di ieri, e quando, in serata, non ha fatto ritorno a casa, i familiari si sono rivolti alle forze dell’ordine. Il figlio della vittima si è presentato nella caserma dei carabinieri della vicina Mugnano alle 19.25: dopo la denuncia di scomparsa sono scattate le ricerche e tra le 21 e le 21,30 la figlia ha individuato la macchina del padre nei pressi della scuola e ha chiamato in caserma a Mugnano. I militari sono arrivati sul posto, hanno fatto aprire i cancelli dai custodi e sono entrati nel perimetro. Hanno ispezionato tutti i locali, interni ed esterni, scoprendo il cadavere, nell’aiuola.

Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, hanno ascoltato i testimoni, in caserma, alla ricerca di informazioni utili; su alcuni si è concentrata l’attenzione degli inquirenti. Il sistema di videosorveglianza della scuola, secondo quanto si è appreso, coprirebbe solo parzialmente la zona del ritrovamento ma non si esclude che le telecamere di qualche negozio possano avere registrato immagini importanti per le indagini. “Lancio appelli contro la criminalità e le baby gang da quando sono stato eletto – ha detto il sindaco di Melito, Luciano Mottola – ma si ha la sensazione di essere abbandonati. Spero che il nuovo governo capisca che questi territori hanno bisogno di più forze dell’ordine”. A descrivere ai giornalisti la figura dell’amico e collega scomparso è un altro docente, Andrea Cipolletti: “Ricordo la sua scelta di fare l’insegnante di sostegno, per stare vicino ai problemi dei ragazzi con passione e professionalità”. Il professore era stato in più occasioni consigliere comunale a Mugnano e alle ultime elezioni amministrative è stato il primo dei non eletti del Partito democratico. Almeno al momento, si esclude che la sua morte possa essere riconducibile all’attività politica.

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