A nulla sono serviti gli appelli del mondo antifascista, che aveva chiesto al prefetto di vietare la manifestazione. Anche quest’anno decine di nostalgici si sono ritrovati domenica 21 agosto al cimitero di Ravenna per la commemorazione del gerarca fascista Ettore Muti, in occasione dell’anniversario della sua morte che cade il 24 agosto. “Occorre ricordare che Muti – ha scritto l’Anpi provinciale in una nota –fu uno dei responsabili della scia di episodi criminosi di cui si macchiò lo squadrismo a Ravenna e in Romagna nei primi anni venti e fu poi un gerarca di prima grandezza, tanto che, dopo la sua morte, gli venne intitolata una delle formazioni repubblichine che si distinsero in ferocia verso i partigiani, gli antifascisti, le popolazioni civili”. Il prefetto ha comunque autorizzato il presidio, organizzato dall’Associazione Nazionale Arditi d’Italia-Anai. La commemorazione è andata quindi in scena con tanto di camicie nere, baschetto e bandiere italiane. Intorno uno schieramento di forze dell’ordine, che hanno evitato che ci fossero tensioni con un gruppo di antifascisti, radunato a pochi metri di distanza per protestare contro la commemorazione

video gentilmente concesso dal Corriere di Romagna

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