Uno scavo archeologico guidato dagli inglesi ha scoperto nuove ossa umane, incluso quello che sembra essere uno scheletro completo, nel sito della battaglia di Waterloo, in Belgio. Gli storici stimano che piu’ di 20 mila soldati furono uccisi nella battaglia del 18 giugno 1815, quando le truppe alleate principalmente anglo-olandesi comandate dal duca di Wellington sconfissero i battaglioni francesi guidati da Napoleone Bonaparte.

Numerosi scheletri di uomini e di cavalli sono stati rinvenuti dagli archeologi durante scavi sul sito della storica battaglia di Waterloo, nell’attuale Belgio, che segnò la sconfitta definitiva e la fine di Napoleone, il 18 giugno del 1915. “Non potremmo essere più vicini di così alla cruda realtà di Waterloo”, ha dichiarato, citato dalla Bbc, il prof. Tony Pollard, direttore del centro per l’Archeologia dei Campi di battaglia dell’Università di Glasgow, secondo il quale si tratta di un ritrovamento “incredibilmente raro”.

Lo scavo archeologico guidato dagli inglesi ha permesso di scoprire nuove ossa umane, incluso quello che sembra essere uno scheletro completo. Fra i ritrovamenti, tre arti amputati, abbandonati sul sito della fattoria di Mont-Saint-Jean, trasformata in ospedale da campo per le truppe alleate durante la battaglia. Per secoli, infatti, le ossa che non furono sepolte furono raccolte dai contadini e macinate per farne fertilizzante per i campi. A Waterloo morirono decine di migliaia di soldati da entrambe le parti: da una parte l’Armée francese raccolta da Napoleone dopo la sua fuga dall’Isola d’Elba, dall’altra le forze dell’alleanza guidata dai britannici del Duka di Wellington.

Articolo Precedente

Centaurus, i casi della sottovariante di Omicron Ba.2.75 isolati nel mondo sono 290

next
Articolo Successivo

Medulloblastoma, lo studio preliminare Usa: “Un nuovo anticorpo sembra stabilizzare la malattia”

next