Ryanair ferma il servizio, ancora. “Ad oggi, in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari, rimane confermato, domenica 17, lo sciopero di piloti e assistenti di volo“. Lo ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, dopo l’incontro al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili sulle problematiche del trasporto aereo in queste ultime settimane.

“Abbiamo chiesto al Mims di convocare un confronto con le compagnie low cost per verificare il rispetto dell’applicazione dell’articolo 203 del Decreto Rilancio sull’applicazione dei minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo”, ha spiegato quindi il leader sindacale. “Anche in Italia la situazione negli aeroporti per ora è meno grave che nel resto d’Europa – prosegue il dirigente nazionale della Filt – abbiamo espresso la nostra preoccupazione per come evolverà visto che da noi la ripresa dell’attività nel settore è stata successiva rispetto al resto d’Europa. Nel nostro paese nel trasporto aereo c’è sicuramente il tema della mancanza di manodopera, legato ai bassi salari in tutto il sedime aeroportuale. A fronte di questo le alte professionalità, come piloti e tecnici, emigrano mentre gli altri profili professionali hanno scoperto che ci sono realtà meglio retribuite al di fuori degli aeroporti, per questo motivo serve rinnovare i contratti nazionali, così da avviare una rivisitazione al rialzo dei contratti, adeguandoli alle medie europee ben più alte delle nostre. Da parte nostra abbiamo fatto presente al Ministero – spiega infine Cuscito – che stiamo cercando di agire dove possibile, a salvaguardia del lavoro e dell’operatività del settore come con l’accordo con Swissport per gli ex addetti Alitalia allo scalo di Fiumicino, ma sicuramente è grave che da parte del Governo non ci sia stato, a partire dal Pnrr, nessun investimento in un settore, pesantemente colpito dalla pandemia”.

La giornata di stop era stata annunciata la scorsa settimana, quando era stato annunciato che avrebbe riguardato anche la compagnia Malta Air e la società CrewLink. I sindacati già in quell’occasione avevano sottolineato le loro richieste: “Contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose” e “stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese, come prevede la legge”. I lavoratori incrociano le braccia perché “dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno non è ancora stato avviato da parte aziendale un confronto sulle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante”. Si tratta dell’ennesima giornata di sciopero dall’inizio dell’estate, che ha visto moltissimi voli cancellati a causa di mancanza di personale e contagi nello staff di covid 19. Il fenomeno non ha coinvolto solo le compagnie low-cost. Anche Lufthansa, nelle scorse settimane, aveva annunciato l’annullamento di 2200 voli.

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