Alla conferenza stampa di prestazione del Comitato di garanzia del nuovo soggetto liberale per le prossime elezioni, il leader di Azione, Carlo Calenda, traccia la linea politica e non risparmia nessuno. “Non siamo stampelle né della destra né della sinistra, perché non sono oggi in grado di governare”. Obiettivo di Calenda “spaccare il bipopulismo e continuare con Draghi”, afferma il leader di Azione, che avverte però che “il grande centro non esiste perché tutte le persone di cui si parla stanno facendo questa operazione per negoziarsi tre posti in più con la destra o la sinistra”.

Calenda annuncia nel polo liberale “porte aperte” ma pone paletti. “Cosa si sono detti Sala e Di Maio? Chi se ne frega e non so cosa spinga Giuseppe Sala anche solo ad aprire una discussione con Luigi Di Maio. Forse sono gli effetti del long covid. Di Maio ha fatto 18 parti in commedia in uno stesso anno, avvelenando il dibattito politico italiano”. Sui 5 stelle i giudizi più duri. “Vogliono far cadere il governo prima dell’estate. Sono un pericolo per la sicurezza di questo Paese, perché accarezzano la pancia a difetti culturali che questo Paese ha sempre avuto e lo portano sulla strada dell’irresponsabilità che questa volta può determinare venezuelana di questo Paese”. Per Calenda “M5s e Fratelli d’Italia devono essere esclusi dalla coalizione del prossimo governo, mentre io spero sempre in un ravvedimento operoso della Lega, che capisce che Salvini potrebbe essere un ottimo deejay del ‘Papete’ ma non di più”.

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