Dopo l’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi ed il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, la fiducia al Dl Aiuti non pare più un problema.
“Seguirò indicazioni del mio gruppo politico” dice a ilfattoquotidiano.it il deputato Riccardo Fraccaro, che spiega “sul superbonus nel decreto una modifica c’è ma non è sufficiente e non risolverà il problema di molte aziende che rischiano il fallimento e per me questo è inaccettabile”. Per questo si parla di ulteriori modifiche alla misura del M5s che varrà inserita in un prossimo provvedimento del governo.
Ma il clima all’interno dei pentastellati, dopo l’incontro tra Draghi e Conte, resta agitato. “Se il governo non darà risposte alle richieste che sono state fatte in maniera formale ne dovremo trarre le conseguenze – afferma Fraccaro – per me questa giornata non può essere giudicata per quello che abbiamo ottenuto ma per quello che otterremo, se non lo otterremo la nostra presenza al governo non avrà più senso. Non credo che ci sia molto tempo a disposizione”.
Per Stefano Buffagni, intercettato al termine di un conciliabolo con altri pentastellati (Giuseppe Brescia e Vittoria Baldino) nel pressi di Montecitorio, afferma: “Giuseppe fa bene a costo di perdere consenso elettorale a lavorare per dare risposte a famiglie ed imprese”. Era meglio uscire oggi dal governo? “Io credo se se tu devi prenderti il costo di sostenere un governo devi poter essere ascoltato ed incidere se devi essere l’utile idiota o il Pierino della situazione credo sia irresponsabile nei confronti dei cittadini”.
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