Un altro uomo d’affari russo trovato ucciso, un nuovo nome nella lista di morti sospette di soggetti legati direttamente o indirettamente al colosso energetico russo Gazprom. Il 61enne Yuri Voronov, capo di Astra-Shipping (una società di logistica che aveva contratti redditizi con Gazprom nell’Artico) è stato trovato morto in una villa a San Pietroburgo. Secondo quanto riportato il quotidiano indipendente russo The Insider, il magnate russo è stato trovato a bordo piscina ucciso da un colpo di arma da fuoco alla testa. Accanto a lui una pistola. La moglie ha raccontato che l’uomo è partito per San Pietroburgo il primo luglio, dopo avere avuto una disputa con i soci di affari per le perdite della società. Astra-Shipping, infatti, ha chiuso l’anno 2020 con una perdita di 95 milioni di rubli e il 2021 con 65 milioni di perdite, come osserva SPARK-Interfax.

Quella di Yuri Voronov è l’ultima morte sospetta legata al mondo del gas russo. Una lunga striscia di suicidi anomali tra i top manager russi. A fine gennaio il sessantenne Leonid Shulman, alto dirigente di Gazprom, è stato trovato morto nel bagno della sua villa moscovita nel quartiere bene degli uomini d’affari. A febbraio Alexander Tyulakov, 61 anni, ai vertici della tesoreria di Gazprom, è stato trovato impiccato nel suo garage. A fine febbraio un altro oligarca, Mikhail Watford, magnate dell’energia, è stato trovato morto nella rimessa della sua casa nel Regno Unito. Il 19 aprile, in un lussuoso appartamento di Mosca, sono stati trovati i corpi di Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank ed ex funzionario del Cremlino, della moglie e della figlia di 13 anni. A inizio marzo è stato il turno di Vasily Melnikov morto con la sua famiglia nella sua casa a Nizhny Novgorod. Anche Sergey Protosenya, ex presidente dell’azienda russa del gas Novotek con un patrimonio stimato in circa 400 milioni di euro, è stato trovato impiccato nel giardino della sua villa in Spagna. Poi c’è il caso del miliardario Alexander Subbotin, 43 anni, ex alto dirigente del gigante dell’energia Lukoil, trovato morto a maggio. Il caso più recente è quello di Andrei Krukowski, un manager di un resort alpino di Gazprom che, a maggio, sarebbe morto cadendo dalla scogliera a Sochi. Il fattoquotidiano.it aveva ricostruito quattro casi sospetti: Leonid Shulman, Alexander Tyulyakov, Vladislav Avaev e Sergei Protosenya. Ilfattoquotidiano.it aveva ricostruito a fine aprile quattro casi di morti sospette tra i dirigenti di gruppi pubblici russi: Shulman, Tyulyakov, Avaev e Protosenya.

Articolo Successivo

Libia, cosa c’è dietro le proteste di Tobruk e Tripoli: impianti petroliferi bloccati causa caos politico e crollo dell’accesso all’elettricità

next