“Mentre sono qui in una prigione russa, sola con i miei pensieri e senza la protezione di mia moglie, la mia famiglia, i miei amici, la maglia olimpica o qualsiasi risultato, sono terrorizzata dall’idea di rimanere qui per sempre”. È quanto si legge nella lettera-appello fatta recapitare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden dai rappresentanti di Brittney Griner, 31 anni, star della pallacanestro femminile americana, detenuta in un carcere russo da febbraio dopo esser stata trovata in possesso di olio di cannabis. Nella missiva, la Griner ha rivolto un appello al presidente americano Joe Biden affinché possa aiutarla a uscire dal carcere, chiedendo di non “dimenticarsi di me e degli altri detenuti americani”. La 31enne, vincitrice di due medaglie d’oro alle Olimpiadi con la maglia della nazionale Usa (Rio 2016 e Tokyo 2020) e campionessa Ncaa nel 2012 con la Baylor University, è sotto processo in Russia dopo che il 17 febbraio scorso è stata arrestata con l’accusa di possesso di olio di cannabis. Il processo riprenderà giovedì. La star del basket femminile americano rischia fino a 10 anni di carcere. Meno dell’1% degli imputati nei procedimenti penali russi viene assolto e, a differenza dei tribunali statunitensi, le assoluzioni possono essere annullate.

“Mentre sono qui in una prigione russa, sola con i miei pensieri e senza la protezione di mia moglie, la mia famiglia, i miei amici, la maglia olimpica o qualsiasi risultato, sono terrorizzata dall’idea di rimanere qui per sempre”, si legge in un passaggio della lettera di Griner a Biden. “Il 4 luglio – scrive ancora Griner nella missiva -, la nostra famiglia normalmente onora il servizio di coloro che hanno combattuto per la nostra libertà, incluso mio padre che è un veterano della guerra del Vietnam. Fa male pensare a come di solito celebro questo giorno perché la libertà significa qualcosa di completamente diverso per me quest’anno”. Il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha confermato di avere ricevuto la lettera di Griner. “Riteniamo che la Federazione russa stia trattenendo ingiustamente Brittney Griner”, ha detto la portavoce Nsc Adrienne Watson. “Il presidente Biden è stato chiaro sulla necessità di vedere rilasciati tutti i cittadini statunitensi tenuti in ostaggio o detenuti ingiustamente all’estero, inclusa Brittney Griner. Il governo degli Stati Uniti continua a lavorare in modo aggressivo – usando ogni mezzo disponibile – per riportarla a casa”, ha aggiunto la portavoce del National Security Council.

Nella missiva, Griner ha supplicato Biden di usare i suoi poteri per riportarla in America. “Per favore, faccia tutto il possibile per riportarci a casa. Ho votato per la prima volta nel 2020 e ho votato per lei. Ho fiducia in lei. Ho ancora così tanto da fare con la mia libertà che lei puoi aiutarmi a riconquistare. Mi manca mia moglie! Mi manca la mia famiglia! Mi mancano le mie compagne di squadra! Mi uccide sapere che stanno soffrendo così tanto in questo momento. Sono grata per qualsiasi cosa lei possa fare in questo momento per riportarmi a casa”. Griner è riuscita ad avere comunicazioni sporadiche con la famiglia, gli amici e le giocatrici della Wnba tramite un account di posta elettronica creato dal suo agente. Le e-mail vengono stampate e consegnate a Griner dal suo avvocato dopo essere state controllate da funzionari russi. La giocatrice non è invece riuscita a parlare al telefono con sua moglie nel giorno del loro anniversario a causa di uno “sfortunato errore”, secondo quanto reso noto da funzionari dell’amministrazione Biden.

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