Stanno facendo il giro dei social e dei quotidiani le immagini di cavalli crollati al suolo per il caldo eccessivo. È successo a Firenze, dove uno scatto pubblicato su Facebook è diventato un caso. Nella foto si vede un cavallo con le zampe posteriori a terra sul selciato dell’incrocio tra via Calzaiuoli e via dei Lamberti: “Oggi è crollato un cavallo dal caldo mentre stava trainando una carrozza piena di turisti” si legge sotto un post intitolato “mi vergogno di essere fiorentina”. Tra chi ha sottolineato la necessità di fermare le carrozze durante le ore più calde e chi chiede la cessazione dell’attività dei fiaccherai, si è inserito Alessandro Draghi, consigliere comunale di FdI: “A Firenze esiste un regolamento sulla tutela degli animali e che, all’art. 43, enuncia il divieto di utilizzare quelli da soma o da traino con temperature superiori a 35 gradi all’ombra”.

Secondo le testimonianze degli esercenti il cavallo sarebbe “scivolato” e non avrebbe avuto un malore, come invece hanno ipotizzato in molti sui social. I fiaccherai chiedono una manutenzione stradale diversa: “Capita spesso. Gli zoccoli non hanno aderenza sul selciato, infatti ho visto il cavallo inciampare e dopo qualche passo a vuoto ha ceduto. Le spazzatrici di Alia, con le lamine in acciaio e il sapone, rendono il selciato scivolosissimo anche per le persone, perché lisciano le pietre. Servirebbero delle cisterne, come accadeva anni fa”. E sul regolamento citato da Draghi aggiungono che la temperatura “non è mai salita oltre i 33 gradi”, quindi tutto sarebbe in regola.

Se a Firenze il caso resta dubbio, a Matera non sembrano esserci scuse: un cavallo è stramazzato al suolo per la fatica accumulata e per il gran caldo. L’animale era utilizzato per il trasporto dei turisti e in particolare per le passeggiate al trotto nella città dei sassi. Un terzo caso è stato registrato invece a Seneghe, in provincia di Oristano, dove la combinazione di sforzo e di caldo eccessivo hanno provocato la morte di un animale. È successo sabato, durante la manifestazione di Ardia in onore di Santa Maria della Rosa intorno alle 12, “quando la temperatura era intorno ai 36 gradi” ha affermato l’associazione animalista Horse Angels. “I cavalieri stavano seguendo il secondo dei tre giri previsti attorno alla chiesetta della periferia” ha spiegato l’associazione “quando all’improvviso un cavaliere di 18 anni e il suo cavallo sono caduti. Il cavaliere è rimasto incolume. Il cavallo, invece, è stato subito soccorso dal veterinario, ma non c’è stato nulla da fare”. Sono ancora da accertare le cause del decesso, ma l’associazione denuncia: “Il ministero della Salute dovrebbe intervenire a dirimere gli orari leciti per disputare queste manifestazioni, per massimizzare la sicurezza. Le carrozze si dovrebbero fermare a mezzogiorno, come succede negli ippodromi dove si corre in notturna”.

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