Ha perso roccaforti come Verona e Catanzaro, ma il centrodestra può consolarsi con Lucca. Nella città toscana il nuovo sindaco è Mario Pardini e Lucca è l’unico capoluogo che la coalizione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni è riuscito a scippare al centrosinistra. Una vittoria maturata sul filo: solo 600 voti hanno garantito a Pardini la vittoria alla fine di una campagna elettorale animata dalle polemiche. Il sostegno dell’ex leader di Casapound lucchese Fabio Barsanti, infatti, ha provocato l’uscita di Elio Vito da Forza Italia, e ha fatto muovere Carlo Calenda fino a Lucca (con Enrico Letta) a chiusura della campagna elettorale, per svincolarsi dal candidato di Azione, andato invece col centrodestra.

Pardini, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, dal civico Elvio Cecchini e da Barsanti ha preso il 51% dei voti (16.920), contro il 49% di Francesco Raspini (Pd), candidato del centrosinistra e assessore comunale nella giunta del sindaco uscente. Il primo turno si era chiuso con il 42,6% per Raspini, mentre il neo sindaco aveva ottenuto il 34,3% e Barsanti il 9,5%. Un risultato che fa della lista dell’ex leader di Casapound la terza forza politica della città. Ecco perchè Barsanti sostiene di aver determinato la vittoria del centrodestra a Lucca, assicurandosi di fatto un assessorato nella futura giunta. Nella serata di ieri, manifestanti in motorino sfilavano per i quartieri della città cantando “Lucca nera alé alé”.

“Nella vita è bellissimo vincere” ha scritto Raspini su Facebook dopo la conferma della vittoria di Pardini, “ma è importante anche saper perdere. Anche se fa male. E noi stasera abbiamo perso. Da stanotte Mario Pardini è il nuovo sindaco di Lucca: a lui vanno i nostri complimenti. L’ho già chiamato per farglieli di persona. Da domani saremo all’opposizione: saremo responsabili e presenti, in prima linea per la nostra città e non faremo sconti”. Per il dem Andrea Marcucci “ha vinto la volontà di cambiamento come in molte città, ma a Lucca questo significa aver messo la città in mano all’estrema destra ed ai no vax. Peccato”. “La destra estrema ha vinto a Lucca, spiace, ma io ho vinto la mia libertà” ha twittato invece Elio Vito, che solo pochi giorni fa annunciava le proprie dimissioni da Forza Italia anche in relazione all’appoggio del partito a Pardini, nonostante il candidato sindaco avesse annunciato l’alleanza con l’ex leader di Casapound: “Sono accadute due cose molto gravi” aveva scritto Vito, “che mi rendono impossibile continuare a militare in Forza Italia. La prima riguarda le affermazioni di Berlusconi sull’aggressione russa dell’Ucraina”. La seconda, “l’apparentamento a Lucca per il ballottaggio con formazioni estremistiche di destra”.

Anche Calenda esprime disappunto per la vittoria di Pardini: “Mi spiace per Lucca dove vince una pessima coalizione di destra”: il leader di Azione si era smarcato dal candidato Alberto Veronesi, direttore d’orchestra figlio del celebre oncologo Umberto, che, sostenuto da Italia Viva e Azione, aveva scelto di dare il suo appoggio a Pardini dopo il primo turno elettorale. “Quando si sbaglia è doveroso ammetterlo. Veronesi sembrava una persona seria. Si è dimostrato non solo un incapace – le parole di Calenda – ma anche disposto ad appoggiare la peggior coalizione di destra delle amministrative al secondo turno. Scusateci”.

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