Atti criminali legati alle armi da fuoco raddoppiati in soli due anni, sparatorie quasi quotidiane e un sindaco, Eric Adams, che ha pensato di dichiarare lo stato d’emergenza in città per applicare regole più stringenti sul possesso di armi. Ma la Corte Suprema degli Stati Uniti sembra andare controcorrente e, secondo il Washington Post, è pronta a emettere una sentenza che potrebbe abolire le restrizioni già in vigore sul possesso d’armi nella Grande Mela. Una decisione che, oltre a facilitare la circolazione di pistole e fucili nella metropoli, potrebbe generare un effetto domino che potrebbe coinvolgere altri 12 Stati del Paese, tra cui California, New Jersey, Maryland, Hawaii e Massachusetts.

Con il Paese sconvolto dalle stragi degli ultimi mesi, la decisione dei giudici, se confermata, andrebbe contro alla volontà del governo di mettere un freno alla diffusione di armi, a quella del primo cittadino newyorkese e anche a quella del Congresso, sembra, visto che a Capitol Hill si sta cercando di concludere un accordo bipartisan per restringere il possesso di armi, sull’onda dell’indignazione per il massacro nella scuola elementare texana di Uvalde che ha causato 21 morti, la maggior parte bambini.

La Corte prenderà la propria decisione in base a un ricorso contro la legge di New York che da un secolo regola la concessione del porto d’armi in luoghi pubblici, data solo a chi dimostra alle autorità di averne effettivo bisogno. La decisione si aspetta al più tardi ai primi di luglio, ma già a novembre, quando è iniziata la discussione, la maggior parte dei giudici della Corte, a maggioranza conservatrice, hanno detto di ritenere che gli americani abbiano diritto a portare armi anche fuori casa.

Sono 25 gli Stati dove non è necessario avere un permesso per portare in pubblico un’arma, anche in luoghi affollati come ristoranti o centri commerciali. Diversi altri Stati richiedono un permesso, ma i possessori non devono giustificare la necessità di possedere un’arma per farne domanda.

A inizio giugno, sul tema era intervenuto anche il sindaco di New York perché nella sua città i casi di violenza con l’uso di armi da fuoco sono schizzati negli ultimi anni. Dal 2019 al 2021 sono passati da 777 a 1.562, il doppio in un solo biennio, con le cifre che hanno toccato i livelli più alti dal 2006. Adams, che è un ex poliziotto, ha quindi deciso di rafforzare la sicurezza metropolitana aumentando la presenza di agenti per le strade della metropoli e ha anche rilanciato una divisione anti-armi abolita in passato a causa di diversi abusi denunciati.

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