Troppe armi da fuoco in città, boom di incidenti legati a pistole, fucili e mitra e una situazione sicurezza che sta degenerando col passare dei mesi. Così il sindaco di New York, Eric Adams, sta valutando la possibilità di dichiarare lo stato d’emergenza e nominare uno ‘zar’ per prevenire la violenza in città, anche se i suoi compiti non sono ancora stati definiti, secondo quanto riportato dal New York Times.

Mentre gli Stati Uniti stanno assistendo a sparatorie mortali con una frequenza sempre più preoccupante, da quelle nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, dove il 18enne Salvador Ramos ha aperto il fuoco uccidendo 19 bambini e due insegnanti, a quella di Tulsa, in Oklahoma, dove 5 persone hanno perso la vita, compreso l’aggressore, e altre 10 sono rimaste ferite, il primo cittadino della Grande Mela corre ai ripari. Perché anche nella sua città i casi di violenza con l’uso di armi da fuoco sono schizzati negli ultimi anni. Dal 2019 al 2021 sono passati da 777 a 1.562, il doppio in un solo biennio, con le cifre che hanno toccato i livelli più alti dal 2006.

Adams, che è un ex poliziotto, ha quindi deciso di rafforzare la sicurezza metropolitana aumentando la presenza di agenti per le strade della metropoli e ha anche rilanciato una divisione anti-armi abolita in passato a causa di diversi abusi denunciati. “Questa è la battaglia dei nostri tempi in termini di diritti civili, dobbiamo affrontare non solo come le armi distruggono gli individui ma come distruggono l’anatomia delle nostre comunità e delle nostre città”, ha dichiarato il primo cittadino.

Dopo la sparatoria nella metropolitana cittadina di aprile, il sindaco sta anche valutando l’installazione di metal detector per rilevare le armi nelle stazioni della subway, in modo da prevenire ulteriori stragi. Si tratta dello stesso tipo di dispositivi che si trovano nei parchi a tema e negli stadi, una tecnologia che funziona, ma per gli esperti si tratta di una missione difficile, se non impossibile. Il problema non sarebbe tanto utilizzare la tecnologia, ma avere abbastanza personale per essere in grado di affrontare coloro che trasportano armi illegalmente. “Logisticamente sarebbe un incubo, si dovrebbero usare molti agenti per farlo”, ha spiegato James Dooley, un capitano in pensione del dipartimento di polizia di New York che ha prestato servizio nella divisione trasporti. “Abbiamo centinaia di stazioni e mettere qualcuno a ogni ingresso è logisticamente impossibile“, ha concluso.

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