Né gli avvocati né i suoi parenti sanno dove sia finito. Il leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, è stato portato via dal carcere vicino a Mosca dove era detenuto, ma nessuno a lui vicino è stato informato in anticipo del trasferimento. A riportare la notizia è stata la portavoce, Kira Jarmysch, che ha pubblicato un post su Twitter. “Alexey Navalny è stato prelevato dalla colonia penale n. 2“, si legge nella nota. “Il suo avvocato, venuto a trovarlo – prosegue – è stato trattenuto al cancello fino alle 14:00 e poi gli è stato detto: ‘Non c’è nessun detenuto. Non sappiamo dove si trovi Alexei e in quale colonia sia stato portato'”. Secondo alcune fonti, la destinazione sarebbe IK-6 Melekhovo, un luogo che Jarmysch ha definito “mostruoso”.

Nel febbraio 2021, l’attivista anti-Putin era stato condannato a due anni e 5 mesi di carcere per violazione della libertà vigilata. Era appena tornato dalla Germania, dove si era curato dopo essere stato avvelenato con un agente nervino, il Novichock. Lo scorso marzo la sua pena detentiva è stata prolungata di altri 9 anni. Tra le nuove accuse – per alcuni di natura esclusivamente politica – frode su vasta scala e oltraggio alla corte. La prima fa riferimento a una presunta appropriazione indebita di donazioni versate alle sue organizzazioni per combattere la corruzione. Il 24 maggio scorso il dissidente ha perso il ricorso in appello: la giustizia russa ha così confermato la condanna a nove anni di reclusione. In quell’occasione, Oleg Kozlovsky, ricercatore per la Russia di Amnesty International, aveva spiegato che Nalvalny sarebbe stato trasferito in una colonia penale a regime rigoroso: “Non solo affronterà condizioni ancora più dure lì, ma avrà anche meno visite familiari”, aveva sottolineato.

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