“Dobbiamo riportare la questione climatica in primo piano. Basta ragionare con la logica emergenziale, bisogna pianificare e anticipare”.

È questo uno dei messaggi che le attiviste e gli attivisti ambientali lanceranno dal Climate Social Camp che si svolgerà dal 25 al 29 luglio al Parco della Colletta a Torino. Un raduno che vedrà la partecipazione di migliaia di giovani da tutta Europa, tra cui anche Greta Thunberg, che per cinque giorni si confronteranno sui temi ambientali insieme a scienziati.

Il campeggio è stato presentato ieri sera a Torino nell’ambito della rassegna “V per Vanchiglia” insieme a Michele Rech, in arte Zerocalcare. “Siamo arrivati a un momento in cui tutte le vertenze sono subordinate alla questione climatica se non la prendiamo di petto non ci sarà spazio per nessun’altra questione” ha raccontato il fumettista che si è detto contento che questo campeggio si svolgerà proprio a Torino. Una città dove “le questioni climatiche si sono declinate da anni attorno alla lotta contro il Tav in Valsusa – ha concluso Zerocalcare – e dove gli attivisti hanno pagato un prezzo molto alto in termini di denunce e arresti”. Ma Torino è anche la città che detiene “il triste primato della città con l’inquinamento atmosferico più alto d’Europa e dove ogni anno muoiono novecento persone per patologie legate all’inalazione di polveri sottili” spiegano gli organizzatori del Climate Social Camp che si dicono preoccupati perché “la nostra generazione è quella che più di tutte sta vedendo e vedrà gli effetti della crisi climatica”.

Un allarme che gli attivisti e le attiviste ambientali lanciano dal 2018. “Ma all’inizio ci ignoravano o ci deridevano – racconta Luca, di Fridays For Future – oggi invece quei temi sono diventati l’ordine del giorno”. Ma questo non basta “bisogna agire”. E se si chiede se siano soddisfatti delle scelte del governo Draghi sul tema ambientale rispondono così: “Assolutamente no. L’unico cambiamento che abbiamo visto è stato il nome del ministero e il ritorno alle centrali a carbone di fronte alla crisi energetica”.

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