Eurovision è una manifestazione apolitica. Per questo sui social e dopo l’appello della Kalush Orchestra per aiutare e sostenere l‘Ucraina e Mariupol, in molti hanno scritto di una possibile eliminazione. Che non ci sarà, almeno secondo quanto trapelato al momento. Il leader della band ucraina, alla fine dell’esibizione, ha detto: “Per favore, aiutate l’Ucraina, per favore aiutate Mariupol, aiutate l’acciaieria di Azovstal, adesso“. Ora, nel regolamento della manifestazione si legge: “L’ESC è un evento apolitico. Tutte le emittenti partecipanti, inclusa l’emittente ospitante, avranno la responsabilità di garantire che tutte le misure necessarie siano intraprese all’interno delle rispettive delegazioni e squadre per salvaguardare gli interessi e l’integrità dell’ESC e per assicurarsi che l’ESC non venga in nessun caso politicizzato e/o strumentalizzati e/o comunque portati discredito in qualsiasi modo“. Squalifica? Al momento stando a Fanpage pare di no. Perché l’unico caso in cui si nomina questa eventualità è questo: “La durata massima di ogni brano è di tre minuti. Qualsiasi canzone/performance più lunga non sarà idoneo a partecipare e l’Emittente Partecipante potrà essere squalificato nel caso in cui non (i) presenti all’EBU un brano conforme alla durata richiesta ai sensi del presente documento entro il termine prescritto o (ii) a ( hanno) eseguito(a) sul palco, un brano conforme alla durata richiesta di seguito“.
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Eurovision 2022, “Aiutate Mariupol”. L’Ucraina rischia la squalifica?
Al momento non pare che l'EBU abbia preso in considerazione questa opzione, come da regolamento. La manifestazione è apolitica