“La prima vittima della guerra è la verità” ripetono ossessivamente come un mantra i complottisti nostrani, intendendo che tutto quello che viene mandato in onda o scritto sia solo un falso, una menzogna che “ci vogliono far bere”. Accade così che gli aggressori diventino gli aggrediti; gli invasi siano gli invasori. Caso simbolico di questo ragionamento è l’acciaieria Azovstal: gli ucraini asserragliati dentro le mura, con civili, aggrediti sul loro suolo, risultano oggi coloro che hanno qualcosa da nascondere e i veri nemici. Tutta l’indignazione e l’astio che un aggressore, in questo caso l’esercito russo, ci dovrebbe provocare risulta, invece, venirci da chi è assediato.

Questa inversione è frutto della generale sfiducia verso i media e arriva dalla guerra in Iraq dove in nome di armi chimiche mai ritrovate un paese è stato attaccato e distrutto. E a provocare più scandalo furono le menzogne di Colin Powell che la tortura sistematica inflitta da Saddam Hussein sull’opposizione; o, addirittura, il regno del terrore che i figli, Uday e Qusay, stupratori seriali, avevano creato. Da allora i media mentono. Tutto deve essere il contrario e tutto è propaganda, per chi la guerra non l’ha mai vissuta.

Liliana Segre, scampata ai campi di sterminio, al Corriere ha detto che “L’equidistanza non è possibile, il popolo ucraino è stato aggredito dai russi e la sua resistenza va sostenuta”. La storia, ha aggiunge, “mostra che la pace non si ottiene restando indifferenti o attraverso progressivi cedimenti agli aggressori, ma garantendo una convivenza tra i Paesi basata sul diritto e sul rispetto”.

Sappiamo che il detentore della verità, della vera verità, non crederà o darà ascolto neanche alla Segre alla quale non si può che augurare di non vivere il paradosso dell’ultimo testimone. Cioè quando anche l’ultimo sopravvissuto dei campi sarà scomparso e il complottista dirà che era tutta una bufala e, forse forse, Mussolini e Hitler erano gli aggrediti e il mondo libero, quello dove i complottisti risiedono e possono dire la loro opinione, era l’invasor…

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