La Stella Rossa Belgrado ha rifiutato di reggere lo striscione con la scritta Stop War accanto alla bandiera ucraina prima del match contro lo Zalgiris Kaunas, recupero di un match di Eurolega, la Champions League del basket. Di fronte al gesto della squadra, il pubblico lituano ha fischiato sonoramente i cinque sul parquet e la protesta sonora è andata avanti per tutta la partita. A un certo punto, la tifoseria di casa ha anche esposto una bandiera della Nato. Il gesto dei giocatori – a quanto pare – non è stato spontaneo. Tutt’altro.

A ipotizzarlo per primo è stato il coach dello Zalgiris: “Non credo sia stata una loro scelta. Piuttosto qualcuno dall’alto ha detto loro cosa fare”, ha detto Jure Zdovc al termine del match visto al supplementare 103-98. Ipotesi suffragata dalle parole di Aaron White, statunitense in forza alla Stella Rossa ed ex Olimpia Milano. Rispondendo a un tweet in cui veniva criticato il gesto, ha scritto: “Come squadra ci è stato detto di non toccare lo striscione. Vorrei chiarire che non appoggio la guerra e voglio la pace nel nostro mondo”. La Serbia è uno dei Paesi europei in cui l’influenza russa è tra le più forti e nelle scorse settimane nelle strade di Belgrado più volte si sono viste manifestazioni in appoggio all’invasione dell’Ucraina.

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