L’invasione russa è “in gran parte in stallo su tutti i fronti”. E’ la conclusione a cui arriva il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto di intelligence.
“Le forze russe hanno fatto progressi minimi su terra, mare o aria negli ultimi giorni e continuano a subire pesanti perdite – si legge in un tweet del ministero – La resistenza ucraina rimane forte e ben coordinata. La stragrande maggioranza del territorio ucraino, comprese tutte le principali città, rimane in mani ucraine”. Il protrarsi dell'”operazione” per un tempo ben più lungo rispetto a quanto prevedeva il presidente Vladimir Putin comporta una serie di difficoltà: le colonne russe, racconta il Corriere della Sera, “per evitare di restare impantanate nel disgelo dei campi tipico dell’Ucraina si sono spostate sulle strette strade asfaltate, dove si è creato un enorme problema logistico e sono diventate un facile bersaglio”.

Mosca è anche a corto di uomini e, sempre secondo l’intelligence inglese, a fronte delle “continue perdite” di soldati in Ucraina sta richiamando rinforzi da tutto il paese. L’esercito russo, si legge, sta ridispiegando forze “dal suo distretto militare nell’Estremo Oriente, la Flotta del Pacifico e l’Armenia” oltre a far ricorso a “compagnie private militari, siriani e altri mercenari“. “La Russia sta cercando truppe aggiuntive per rafforzare e sostituire il personale” ucciso in battaglia, scrivono i servizi . “E’ probabile che la Russia sia in difficoltà a condurre operazioni offensive di fronte ad una resistenza ucraina sostenuta”. Secondo gli analisti di Londra, la Russia cercherà di usare queste nuove forze “per mantenere i territori catturati e permettere alla sua forza di combattimento di rilanciare le operazioni offensive in stallo”.

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