A Medyca, città polacca alla frontiera con l’Ucraina, centinaia di migliaia di persone scappano dalla guerra. È questo il più importante confine dell’ovest del paese. Nel flusso di persone, alcuni però si distinguono: hanno un aspetto completamente diverso. Sono i foreign fighters, miliziani, persone pagate per fare la guerra. Vengono dagli Stati Uniti e da altri paesi europei. La maggior parte di loro è appena arrivata dall’Ucraina. La notte del 12 marzo si trovavano nel luogo del bombardamento del centro di addestramento ucraino a Yavoriv, vicino Leopoli, a 15 chilometri dal confine la Polonia. Sono tornati per riposarsi, mettere in ordine le idee, farsi una doccia per poi tornare a combattere. “Cosa mi spinge a combattere e rischiare la vita? Lo faccio in nome della libertà” è la risposta comune di molti di loro

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