Meno di trentamila nuovi casi e ricoverati in calo, nonostante solitamente il lunedì il saldo tra ingressi e uscite sia viziato dallo scarso numero di dimissioni nella giornata di domenica. Si apre con indicatori positivi la nuova settimana, pur restando alto il numero di decessi, ben 281 riportati nel bollettino quotidiano (di cui 30 avvenuti nei giorni precedenti). Nelle ultime 24 ore sono stati 28.630 le diagnosi riscontrate nelle ultime 24 ore tra 283.891 tamponi processati, di cui 209.405 test antigenici rapidi. L’incidenza è quindi al 10,1 per cento.

I posti letto occupati in area medica sono 10 in meno di ieri e risultano in discesa anche i pazienti assistiti in terapia intensiva (-17) dove gli ingressi sono stati 63 in un giorno. Ad oggi sono 16.050 i ricoverati con sintomi nei reparti di area medica e altri 1.173 positivi al Covid vengono assistiti in rianimazione. Dall’inizio della pandemia sono stati accertati 12.134.451 casi di infezione da Sars-CoV-2: in 10.392.540 sono guariti o sono stati dimessi, 151.296 sono deceduti e altri 1.590.615 sono attualmente positivi. Tra quest’ultimi 1.573.392 si trovano in isolamento domiciliare.

Solo due regioni riportano oltre 3mila nuovi casi accertati: si tratta di Lazio e Piemonte, rispettivamente con 3.659 e 3.035 diagnosi. Oltre 2mila contagi in Emilia-Romagna (2.695), Sicilia (2.524), Piemonte (2.497), Puglia (2.238) e Veneto (2.145). La Lombardia, invece, si ferma a 1.982 nel giorno in cui il presidente della Regione Attilio Fontana asserisce che i numeri siano ormai da “zona bianca”. Più di mille positività vengono comunicate anche da Toscana (1.680) e Marche (1.024).

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