“Con l’avvicinamento della data di scadenza dello stato di emergenza, nel dibattito scientifico e politico si stanno insinuando termini che ci convincono poco. Si parla di circolazione endemica del virus, di un virus rabbonito o addirittura di fine pandemia. Sono distorsioni della realtà molto pericolose e azzardate, che un po’ peccano di eccesso di ottimismo. E fanno anche disinformazione, perché rischiano di legittimare decisioni, come quella che comincia a venire fuori, e cioè l’abolizione delle mascherine al chiuso che in questo momento mi sembrerebbe veramente una follia“. Sono le parole del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, intervenuto nel Tg del direttore Gianluca Fabi, su Cusano Italia Tv (canale 264 del digitale terrestre).

Il medico commenta i dati relativi alla settimana 2-8 febbraio: “Siamo sicuramente nella fase discendente della quarta ondata. Abbiamo quasi il 30% in meno di nuovi casi settimanali, su cui pesa sia la minore circolazione del virus, sia il fatto che abbiamo fatto il 16,7% dei tamponi in meno. Stanno scendendo anche le curve dei ricoveri, in maniera più decisa quelli delle terapia intensiva. Abbiamo però circa 2600 morti a settimana. Siamo quindi in una fase che ci vede verso l’uscita da questa quarta ondata soprattutto grazie all’alta copertura vaccinale, terza dose inclusa – chiosa – Tuttavia, nonostante l’obbligo vaccinale per gli over 50 e l’obbligo di green pass per i lavoratori, in questa fascia d’età c’è un ulteriore discesa del numero di persone che si vaccinano per la prima volta. Abbiamo infatti il 40% in meno rispetto alla settimana precedente. Nella fascia pediatrica 5-11 anni solo un terzo della popolazione ha fatto la prima dose. Questi dati sono il nostro tallone d’Achille“.

Articolo Precedente

Fine vita, per il leghista Pagano è un disegno di massoni, bolscevichi e sessantottini: l’intervento (con gaffe)

next
Articolo Successivo

Giorno del ricordo, in Senato la cerimonia in memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli giuliano dalmati con Mattarella e Draghi: la diretta

next