Vento oltre i 200 chilometri orari in Valle d’Aosta, forti raffiche in tutto il Centro-Nord. Allerta arancione in Emilia-Romagna e Lombardia, dove a Milano si sono registrati i danni maggiori e quattro persone sono rimaste ferite, ma la bufera ha colpito anche la pianura torinese: a Nichelino è crollato un capannone, ad Avigliana sono state evacuate due scuole. Inoltre, un traghetto Genova-Porto Torres è stato dirottato su Olbia, mentre sono stati interrotti diversi collegamenti marittimi. I vigili del fuoco hanno effettuato 400 interventi per le forti raffiche di vento in tutta Italia, in particolare in Lombardia. Le maggiori criticità sono state riscontrate a Milano, Monza, Varese e Como.

Da Torino a Milano, le raffiche di vento questa mattina hanno raggiunto i 90 km/h. Questa mattina, invece, una tempesta di vento ha toccato i 219 km/h sulla cima Gran Vaudala, nel parco nazionale del Gran Paradiso. A Valtournenche (Aosta) ci sono state raffiche a 141 km/h, sul Monte Fraiteve, sopra Sestriere, a 119 km/h. Le raffiche hanno poi raggiunto il Piemonte. Tragedia sfiorata a Nichelino, Comune alle porte di Torino, per il crollo del capannone di una ditta: una parete della struttura è collassata travolgendo le auto in sosta lungo la via dove, pochi minuti prima del crollo, due operai avevano spostato un furgoncino. Due scuole di Avigliana, in Valle di Susa, sono state evacuate per i danni ai tetti degli edifici causati dalle forti raffiche di vento. Danneggiato anche il tetto della palestra.

A Milano il vento ha scoperchiato parte del tetto della stazione centrale e a Segrate è stato evacuato un asilo nido. Ma in generale in tutta la Lombardia ci sono stati crolli di alberi e scuole evacuate per danni o per precauzione. Decine gli interventi dei vigili del fuoco questa mattina nel Comasco, specialmente nel Canturino: a Carimate è caduta la copertura di un condominio, un tetto a Lomazzo, mentre a Mariano Comense sono stati abbattuti tre alberi su una rotonda stradale. I vigili del fuoco hanno segnalato anche incendi della vegetazione nella zona di Solbiate Comasco che vengono spenti da squadre da terra, vista l’impossibilità di fare alzare in volo i mezzi aerei.

Il forte vento che sta sferzando la Sardegna, soprattutto in Gallura, ha causato invece disagi nei collegamenti marittimi con la Penisola e con la Corsica. A causa del maestrale che soffia a 37 km orari, con raffiche fino a 55, il traghetto Sharden della Tirrenia, salpato nella notte da Genova con destinazione Porto Torres, ha cambiato rotta approdando a Olbia alle 7. Sono stati invece interrotti i collegamenti marittimi fra Santa Teresa Gallura e Bonifacio e tra Ajaccio e Porto Torres. L’allerta meteo per il forte vento e le mareggiate, diramato ieri dalla Protezione civile, dovrebbe cessare intorno alle 18.

La Protezione civile ha segnalato che il maltempo è causato una veloce ma intensa perturbazione che, dal Nord Europa, ha raggiunto l’Italia. Le forti raffiche di Favonio al Nord, un vento caldo e secco, potranno intensificarsi fino a diventare burrasca al centro-sud: ne saranno interessate soprattutto Sardegna, Sicilia e le coste adriatiche e ioniche. Si segnala maltempo anche su Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e in quasi tutto il meridione su Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia. In Toscana la Regione ha diramato l’allerta meteo con codice di vigilanza giallo per vento forte sui crinali e sui versanti orientali appenninici della Toscana: a partire da oggi è previsto vento di Libeccio forte sulla costa centrale, sui crinali e sui versanti orientali appenninici. Codice giallo, sempre a partire da domani, anche per mare agitato a nord dell’Isola d’Elba.

Coldiretti meno di una settimana fa ha presentato una ricerca in occasione dell’incontro “Obiettivo Acqua” sulla base dell’European Severe Weather Database (Eswd), dichiarando che in Italia nell’ultimo anno sono aumentate del 29% le bufere di venti con raffiche violente, trombe d’aria e tornado, causando danni e vittime nelle città e campagne italiane. Effetti di queste violente raffiche di vento sono alberi abbattuti, tetti scoperchiati, pali caduti, serre danneggiate, un maggior numero di incendi nei boschi resi aridi dall’aria secca e dalla prolungata mancanza di precipitazioni. Le raffiche di vento, per Coldiretti, da un lato aiutano a ripulire l’aria dallo smog, dall’altro provocano disagi ai cittadini e alle attività produttive anche nelle campagne: gli eventi metereologici estremi hanno infatti provocato oltre 14 miliardi di euro di danni alle attività agricole negli ultimi dieci anni.

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