Vigilia di Natale 2016. Mentre negli USA il neoeletto Presidente Donald Trump sta per insediarsi ufficialmente alla Casa Bianca, a Mosca va in scena un dialogo inedito sul futuro della democrazia. Ad animarlo sono tre simboli della lotta per i diritti e le libertà civili: l’ex informatico CIA-NSA Edward Snowden, l’avvocato e docente di Harvard Lawrence Lessig e la parlamentare Birgitta Jónsdóttir, fondatrice del Partito Pirata islandese.
“Un geek, una poetessa e un avvocato che dibattono sul futuro della democrazia. Cosa avranno da dirsi?”. Il geek in questione si chiama Edward Snowden, ex dipendente CIA-NSA costretto all’esilio in Russia dopo aver rivelato le pratiche di sorveglianza digitale di massa del governo USA. Le sue idee lo hanno reso apolide, ma non isolato. Viene infatti raggiunto a Mosca da due suoi sodali nella battaglia per i diritti civili: l’avvocato Lawrence Lessig, docente ad Harvard, allontanato dai Democratici americani per le sue velleità di modifica del sistema di finanziamento della politica, madre di tutte le riforme anti-corruzione; Birgitta Jónsdóttir, autrice punk e fondatrice del Partito Pirata d’Islanda, portatrice di una speranza sempre viva di formare un governo dei cittadini e non delle multinazionali. Questo film inedito mostra l’incontro tra tre personalità diverse ma accomunate dagli ideali di libertà e verità, intente a dialogare su Populismo e fake news, sulla Paura come strumento del potere e sull’illusione della stabilità che impedisce il cambiamento. Per dimostrare che Democrazia “non significa fiducia, ma sforzo individuale e collettivo”.