Scende la produzione di ebook, crescono le vendite del catalogo e i fumetti registrano un’impennata del 134%. Queste in estrema sintesi le tendenze emerse nella giornata conclusiva del “XXXIX Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri”. I dati del mercato dell’editoria 2021, presentati da AIE-Associazione Italiana Editori, sono stati realizzati in collaborazione con Nielsen BookData.

Quanto vale in Italia il mercato dell’editoria di varia, che comprende libri di narrativa, saggistica e per bambini e ragazzi, venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, ebook e audiolibri? Nel 2021 è stato pari a 1,811 miliardi di euro (più 14% rispetto al 2019 e più 16% rispetto al 2020), mentre ha raggiunto 1,701 miliardi, se consideriamo i soli libri a stampa. L’Italia si conferma la sesta editoria nel mondo dopo Usa, Cina, Germania, Uk e Francia, la quarta in Europa. La crescita del 16% del mercato italiano è seconda in Europa, davanti a Germania e Regno Unito, e dietro solo a Francia, in recupero dopo il calo del 2020, e Spagna.

Nel 2021 sono state pubblicate 85.551 novità a stampa, in crescita del 22,9% rispetto all’anno precedente. Gli e-book scendono a quota 49.313, in calo del 5,6% rispetto al 2020, ma in crescita dell’1,1% rispetto al 2019. Continua il grande successo degli audiolibri che passano da 17,5 milioni di euro (valore degli abbonamenti) a 24, in crescita del 37%.

I dati relativi all’ebook mi hanno suscitato qualche perplessità perché le principali piattaforme di autopubblicazione sostengono che i loro numeri, anche il digitale, sono in costante crescita. Dalle slide presentate dall’AIE appare che le rilevazioni comprendono anche Amazon e gli altri operatori, dunque qualcosa non torna. Forse gli editori non pubblicano in digitale tutti i nuovi libri. Indagherò e vi aggiornerò in uno dei prossimi post.

Cosa acquistano gli italiani?
Si muove tutto il mercato, non solo i bestseller. Cresce tanto il catalogo (+20%) rispetto alle novità (+4%). Un buon segno perché significa che i lettori osservano, si informano e scelgono anche di acquistare un “vecchio” libro. La crescita è uniforme per tutti i generi, con una performance eccezionale della macro-categoria in cui ricadono i fumetti (manualistica e altro), che progredisce del 37,2%, ben sopra la media del 16%. I fumetti sono cresciuti del 134%. Oggi il 18% della popolazione, vale a dire circa 9 milioni di italiani, leggono i fumetti. Alcuni sono appassionati che non hanno mai smesso, altri sono nuovi fan approdati a questo genere grazie a nuovi e sorprendenti autrici e autori; anch’io mi sono riavvicinata leggendo le opere di FumettiBrutti.

Nella classifica di copie vendute, con 9,2 milioni, la narrativa di genere straniera registra più 15% sul 2020, mentre i libri per bambini da 0 a 5 anni, con 8,5 milioni di copie una crescita del 23%. In aumento anche narrativa di genere italiana (+13%), biografie e autobiografie (+22%), politica e attualità (+32%), famiglia e benessere (+25%). Da evidenziare che, rispetto all’anno precedente, nel 2021 il prezzo medio di copertina dei libri venduti è sceso del 2,4% anche per l’effetto delle vendite di manga e fumetti.

E le librerie?
Le librerie online continuano la loro crescita, passando – secondo le rielaborazioni di AIE su dati di fonte diversa – da 632,96 milioni a 739,93 milioni di vendite. Dopo il terremoto del 2020 quando avevano perso quasi 200 milioni di vendite, sono in recupero anche le librerie fisiche che nel 2021 hanno raggiunto la quota 876 milioni e rimangono il primo canale di acquisto. La grande distribuzione organizzata continua a perdere punti e oggi vale solo il 5% contro il 43,5% delle librerie online e il 51,5% di quelle fisiche.

Due anni positivi ma sul futuro grava ancora l’emergenza della carta e permane il pesante impatto della pirateria che affligge il settore.

Il Fatto Personale

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