di Antonio Di Giovanni

Ormai siamo fuori controllo. Sul fronte dei rapporti umani questa pandemia ha accentuato tutti gli aspetti più negativi. Non c’è più rispetto nemmeno per la morte e il caso più eclatante è il delirio No-Vax in rete sul decesso di David Sassoli. L’ex presidente del parlamento Europeo dieci anni fa aveva subito un trapianto di midollo a seguito di un tumore delle plasmacellule e nei giorni scorsi purtroppo non ce l’ha fatta, lasciandoci per un mieloma e non per cause ascrivibili al vaccino anti Covid, come da giorni si legge nei commenti idioti di molti No-Vax. Un uomo perbene, educato e dalla morale specchiata, un politico serio che ha avuto un coro unanime di parole di lode da molti cittadini e da molti politici di schieramenti diversi.

Su Twitter come sulla maggior parte dei social, invece, ecco partire l’odio degli hater con le loro teorie complottistiche senza senso. La strumentalizzazione che stanno facendo sui social sulla sua morte fa veramente schifo e mette in luce tutta la fragilità psicologica e culturale di una parte di società, che è diventata senza scrupoli e senza rispetto per le vite altrui e per le regole, diventando sempre più un luogo vigliacco e vomitevole.

Bisogna mettere fine a questo clima da partita di calcio, dove ci sono i No-Vax da una parte e i Sì-Vax dall’altra, dove al posto del pallone si gioca con la vita, propria e degli altri. Si stanno rovinando rapporti familiari, di amicizia, tra colleghi di lavoro, solo per semplice faziosità su argomenti come questo, mentre il bene primario dovrebbe essere altro. È vero che in democrazia va rispettato chi è a favore e chi è contro, attraverso un confronto leale e pacifico, non attaccando e offendendo chi la pensa diversamente, ma c’è un limite a tutto e bisogna cominciare a condannare la stupidità, chi scrive boiate sui social, gli odiatori dei profili fake che non ci mettono la faccia o il proprio nome e cognome assumendosi la responsabilità di ciò che dicono.

Questa pandemia ci ha fatto aprire gli occhi su una cosa importante, quella dei rapporti umani, già profondamente lacerati dall’avvento di piattaforme social che hanno sempre più diradato i contatti personali, i confronti veri, lasciando spazio alla cattiveria, all’odio e alla stupidità intrisa di un preoccupante pressappochismo crudele. Il delirio della supponenza, dell’ignoranza accompagnata dai grandi vuoti culturali ha creato questo enorme campo di battaglia, dove anche la politica non è stata capace di intervenire. Anzi la confusione creata da notizie contrastanti ha acuito le tensioni, già di per sé pericolose.

Draghi doveva essere il Superman a cui affidare il Paese dopo Conte, ma si è rivelato un vero flop, decisionale e mediatico. Spero che Renzi, il vero virus della politica, senta tutto il peso della responsabilità per il suo famoso “cucchiaio” in stile Totti, fatto ai danni dell’Italia.

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Cara umanità, negli ultimi due anni è cambiato molto ma tu rimani così come sei

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