Il tempo passa veloce e le elezioni si avvicinano, non solo quelle per il prossimo presidente della Repubblica ma anche le suppletive per la Camera dei Deputati nella XV Circoscrizione Lazio 1, Collegio Uninominale, Roma, quartiere Trionfale. Forse pochi ci stanno prestando attenzione, ma in queste ultime elezioni del 16 gennaio ci saranno dei risvolti politici molto interessanti e innovativi: infatti, è utile ricordare che il Collegio lasciato vacante da Roberto Gualtieri, ora sindaco di Roma, vede importantissime novità. Il Pd ha candidato Cecilia D’Elia, ex ds ed ex Sinistra Ecologia Libertà, nel Pd solo dal 2018, molto vicina a Nicola Zingaretti e alla ditta.

In tutto questo il Movimento 5 Stelle, dopo aver fatto la solita figuraccia con la mancata candidatura del pavido Giuseppe Conte, ha di fatto appoggiato la candidatura decisa dalla solita ditta del fu Pd. Di certo non una candidatura riformista. Un’alleanza fra Pd e 5 Stelle che dimostra ancora una volta quanta ipocrisia, incoerenza e falsità sono state dette dai soliti politicanti della ditta e del fu Movimento.

Per questo motivo è nata la candidatura di Italia Viva per il giovane Valerio Casini, classe ’88, il più votato nelle precedenti elezioni comunali di Roma. Insomma, una candidatura nuova, fresca e che ha come pilastro la spinta riformista e il sostegno a Mario Draghi, una candidatura appoggiata con forza anche da Carlo Calenda in conferenza stampa. Il quadro si completa con la candidatura di Simonetta Matone per il centro-destra vecchia maniera. Potranno sembrare elezioni ininfluenti ma anche un seggio potrà fare la differenza per la scelta del prossimo Presidente della Repubblica e per le sorti del governo.

Queste elezioni suppletive dimostrano alcuni aspetti emblematici: il Pd ormai non esiste più, la sua alleanza strutturale con le parti rimaste del Movimento 5 Stelle ha di fatto trasformato il Partito Democratico in un mostro politico senza anima e idee, basta vedere quello che i grillini stanno compiendo in questi giorni. Hanno per anni sdoganato l’ignoranza e contrastato la competenza e la cultura. Il populismo giallo-verde che poi ha contagiato la ditta del Pd. Per anni abbiamo assistito ad un Movimento che ha messo in dubbio il lavoro degli scienziati e delle istituzioni, ancor oggi per colpa del precedente governo Conte abbiamo subito una pessima gestione della pandemia e dei fondi europei.

Se non ci fosse stato il coraggio di Italia Viva e di Matteo Renzi, l’Italia oggi avrebbe quasi tutto chiuso e un piano di vaccinazioni in attesa delle costruzioni delle primule volute da Domenico Arcuri. Un paese bloccato alle dirette Facebook di Conte e Rocco Casalino dove la realtà veniva nascosta ed esautorata dai like social. Grazie alla forza e lungimiranza di Italia Viva, oggi abbiamo come premier Mario Draghi, grazie al nuovo premier la situazione pandemica viene gestita con responsabilità e cautela, grazie a Draghi abbiamo la possibilità di avere la libertà di poter convivere con il Covid senza assurde restrizioni.

Nonostante ciò, è evidente il solito maldestro tentativo delle vedove di Conte di utilizzare i contagi per screditare l’operato di Draghi. Il tutto dimenticando che al governo ci sono anche loro. Perché, è bene ribadirlo, Luigi Di Maio la poltrona da ministro non l’ha mai lasciata da tre anni.

Per questi motivi il voto del 16 gennaio è importante ed emblematico: serve per fare chiarezza e per dimostrare che una terza via è possibile, un’Italia riformista può esistere e può essere realmente rappresentata, il tutto dimostrando ancora una volta che il Pd e il suo alleato strutturale, ossia il defunto Movimento 5 Stelle, non rappresentano più i progressisti e coloro che credono nella competenza, nella scienza, nella cultura e nella forza delle proprie idee. E sarà l’occasione per verificare ancora una volta la strumentalità dei sondaggi, usati spesso più per screditare e cercare di orientare che per dimostrare la realtà.

Questo il quadro politico attuale, aspettiamo il 16 gennaio per capire tante cose. Di certo le novità sono evidenti e nette. Buon voto agli amici romani.

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