Ho passato la fine dell’anno con gli amici di mamma a San Carlo Terme, sopra Massa, età media: 80 anni. Che spettacolo Massa vista dall’alto, illuminata dai fuochi d’artificio, sembrava uno scenario alla Blade Runner. Durante lo spettacolo pirotecnico Emanuele si avvicina e mi dice: “Hai visto quanto paura ha l’uomo della morte? Più i fuochi sono spettacolari e più è forte la paura della morte“.

Per fortuna rientrati in casa il camino era ancora acceso, un fuoco saggio, vivo, senza tanti strepiti, un fuoco amico. La frase di Emanuele mi ha fatto nascere una serie di propositi e progetti per il nuovo anno che ora vi elenco: diventare più grasso, più voluminoso, occupare più spazio in questa vita, basta con l’ossessione delle diete, la magrezza è indecente! Abbracciare la fede, la fede è perfettamente razionale, perché secondo voi morire è ragionevole? Perdere tutto in un sol colpo, ma siamo matti? Morire è una follia. Cercare Dio, spingermi verso l’incredibile, non avere paura di saltare l’esile steccato della mortalità.

Altro progetto: mangiare solo prodotti artefatti, evitare il chilometro zero, considerare l’impertinenza di tutto ciò che si proclama genuino, la fragola che vuole sapere di fragola, la pesca che vuole sapere di pesca, che cos’è tutta questa presunzione? La vera democrazia è mangiare prodotti che abbiano lo stesso gusto! Ricordati di quando hai chiesto a un tuo amico che aveva mangiato carne di coccodrillo “E di che cosa sa?”, e lui ti ha risposto: “Di pollo, più o meno”.

Bisogna sfidare se stessi, le proprie convinzioni e convenzioni, in questo 2022 voglio diventare no vax! Provare l’ebbrezza di vivere dentro un complotto mondiale, lottare contro questa micidiale macchina di annientamento, vivere in una perpetua ribellione e avventura. Non sarà facile, è il mio proposito più difficile da attuare, la razionalità mi frena, ma devo riuscire a eluderla, nelle pastoie della razionalità non si può fare altro che agonizzare.

Altro progetto: riuscire a dire di Ethel che è la mia donna! Ancora non ci riesco, la chiamo “la mia collaboratrice genitale” ma mi rendo conto che non è carino nei suoi confronti.

Un altro proposito: diventare meno famoso, cercare l’ombra, la celebrità è una prigione che ti condanna ad avere sempre lo stesso volto. In circa 20 anni di attività mi hanno chiesto l’autografo due persone, mi hanno riconosciuto per strada, per via del panama che porto anche in inverno: due persone in 20 anni sono veramente troppe, mi obbligheranno a uscire con la parrucca.

E infine, last but not least, abbandonare il pandoro per il panettone, riuscire ad amare i canditi che ho sempre odiato, trasformare tutto questo odio in amore, riuscire a percepire il candore dei canditi, la loro innocenza zuccherina. Per fare questo dovrò imparare a memoria la lectio magistralis del mio amico Roby Rosi sui panettoni (che vi allego in video). Ah, dimenticavo,
usare il filo interdentale, smettere di lavarmi i denti come un barbaro, strofinandoli per due minuti o poco più, essere meno pigro, fare dell’igiene la mia condotta più vera ed essenziale, entrare nel mondo dei morti con un sorriso smagliante, il mio teschio deve essere orgoglioso di me, ma la morte dovrà vergognarsi di chiudermi gli occhi per sempre.

Riuscirò a realizzare tutto questo? O anche quest’anno sarà la solita, costante sconfitta? Il rovinoso crollo di ogni proposito? Vedremo, a noi due 2022! Vinca il migliore.