Aumenta ancora l’incidenza settimanale dei casi di Covid mentre resta stabile l’indice di trasmissibilità Rt. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 6,2% contro il 5,3% rilevato una settimana fa, mentre nelle aree mediche arriva all’8,1% contro il 7,1% del 18 ottobre. Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia conferma l’aumento dei contagi in Italia dovuto alla nuova ondata pandemica, accompagnato da una crescita dell’occupazione dei reparti ospedalieri da parte di pazienti Covid.

L’incidenza settimanale a livello nazionale continua dunque ad aumentare: 125 casi per 100mila abitanti tra il 19 e 25 novembre, contro i 98 per 100mila abitanti della scorsa settimana (12-18 novembre). L’indice Rt calcolato sui casi sintomatici, che misura la trasmissibilità del virus, resta sopra la soglia epidemica (1), ma è stabile rispetto alla settimana precedente da 1,21 è passato a 1,23.

Nella Provincia autonoma di Bolzano, con 458,9 casi per 100mila abitanti, e in Friuli Venezia Giulia, con 346,4 per 100mila, si registrano questa settimana i valori più alti dell’incidenza. Seguono – tra le Regioni che registrano i valori maggiori e ben oltre il livello di soglia fissato a 50 casi per 100mila abitanti – la Valle d’Aosta con 265,5 casi per 100mila abitanti e il Veneto con un valore pari a 226,1 per 100mila.

Sempre in Friuli Venezia Giulia il valore più alto di occupazione delle terapie intensive, pari al 16% e nettamente oltre la soglia di allerta fissata al 10: la Regione è infatti ormai certa di tornare in zona gialla da lunedì, avendo anche superato il tetto massimo del 15% in area medica (con un valore del 19,5%). Rischia la Provincia di Bolzano, che nei normali reparti ha il 16,2% dei posti letto occupati da pazienti Covid, mentre in terapia intensiva si ferma proprio al 10%, il valore limite per rimanere in bianco. Un’allerta arriva anche dalle Marche, dove il tasso di occupazione delle terapie intensive è all’11 per cento.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (23.971 contro 15.773 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (34% vs 34% la scorsa settimana). È stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), come anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (21% vs 21%).

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