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Festival Mauro Rostagno, la prima edizione a Roma. In scena Panenostro e la “smitizzazione della ‘ndrangheta”

Il Festival pensato dalla figlia dell'attivista e giornalista torinese ucciso dalla mafia nel 1988 e organizzato da Associazione daSud e dal ministero della Cultura, nasce con il proposito di ispirare un cambiamento con storie di riscatto sociale
Festival Mauro Rostagno, la prima edizione a Roma. In scena Panenostro e la “smitizzazione della ‘ndrangheta”
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Il panettiere Giuseppe,”prestìn terùn“, è il protagonista di “Panenostro“, spettacolo della Compagnia Ragli che andrà in scena a Roma per la prima edizione del Festival Mauro Rostagno #Dirittinscena, martedì 16 novembre alle 21 al Teatro Biblioteca Quarticciolo. Il festival pensato dalla figlia dell’attivista e giornalista torinese ucciso dalla mafia a Lenzi di Valderice, in Sicilia, nel 1988 e organizzato da Associazione daSud e dal ministero della Cultura, nasce con il proposito di ispirare un cambiamento con storie di riscatto sociale, contro le mafie e le discriminazioni portate nei teatri delle periferie di Roma. Questo è proprio il senso di Panenostro, un “lavoro di ricerca sulla smitizzazione della ‘ndrangheta“, scrive la compagnia in un comunicato.

Giuseppe fa il pane ed è l’ultimo anello di una generazione di panettieri calabresi che hanno scelto di vivere al nord. La sua panetteria è il ritrovo del quartiere e lui “vive senza falsità”, un uomo umile, che passivamente paga il pizzo. “Papà pagava e pure nonno pagava”, dice il protagonista della storia che si trasforma in un noir: “La subissazione del pagamento costante di soldi estorti con l’intimidazione rendono impossibile la conduzione di una vita normale, seppur condotta nella semplicità di un contesto anonimo e riservato. Quando la contaminazione aggredisce i sentimenti, la reazione avviene dettata dall’impulso e la conseguenza è letale”, scrive la compagnia. Lo spettacolo, diretto da Rosario Mastrota, con l’interpretazione di Andrea Cappadona, focalizza l’attenzione su un personaggio “semplice” che perde e che ancora una volta racconta come non ci siano eroi da celebrare, né buoni né cattivi. In apparenza, pare che abbiano perso tutti quanti, ma in realtà a palesarsi come vincenti sono invece la speranza di cambiamento e l’amore, motore inarrestabile di ogni atto umano.

Al festival sarà presente anche il regista Paolo Virzì, che ricorderà la vita di Mauro Rostagno, tra i fondatori del movimento studentesco “Lotta Continua” nel 1968 e poi giornalista contro la mafia. La giuria del premio sarà guidata dall’attrice Vanessa Scalera, mentre i registi e attori Davide Iodice e Armando Punzo discuteranno di scritture e pratiche teatrali a confronto con “Il teatro al tempo di maleducare”. Oltre a “Panenostro” di Compagnia Ragli, al festival saranno presentati anche “Pezzo a pezzo” di Carmen Giordano, “Re Pipuzzu fattu a manu” di Scena Verticale, “Sarajevo, mon amour” di Farmacia Zoo, “Togliatti mon amour” di Fortezza Est, “Pezzi sui generi(s)” di Paolo Camilli e “Medea per strada” di Teatro dei Borgia.

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