“Troppi giornalisti devono affrontare querele temerarie fatte solo per ostacolare il loro lavoro”. Sono le parole di Sabrina Pignedoli, eurodeputata del Movimento 5 stelle, intervenuta al Parlamento europeo al termine dei lavori sulla relazione contro le azioni legali vessatorie. “È già avvenuto che giornalisti subiscano perquisizioni, intercettazioni o indagini per scoprire le fonti e bloccare le attività di denuncia. Ci aspettiamo dalla Commissione – ha concluso Pignedoli – una proposta legislativa ambiziosa”.

Le istituzioni dell’Unione europea, almeno a parole, si sono più volte espresse a favore di regole che disciplinino le azioni legali vessatorie. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, le ha considerate una priorità al momento del suo insediamento; e la commissaria per i valori e la trasparenza, Vera Jourová, si è detta a favore di azioni che limitino le querele temerarie. In Italia, sul tema, si è battuto il giornalista e senatore del M5s, Primo Di Nicola, che ha presentato un disegno di legge. Nel 2019 il ddl è stato discusso a Palazzo Madama, ma poi i lavori si sono fermati, e la proposta non è stata calendarizzata. Sempre a parole, ci sarebbero anche Pd, Italia viva e Forza Italia a favore della legge.

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