La giornalista Myrta Merlino ha presentato al ‘Tempio di Adriano’ a Roma il suo libro scritto durante la fase più acuta del Covid19 in Italia “Donne che sfidano la tempesta” e che raccoglie le storie di lavoro, carriera e vita di tante donne, che ogni giorno, con grandi differenze rispetto agli uomini, sono costrette a maggiori sacrifici per affermarsi nella società. Con la pandemia qualcosa è cambiato: un virus ha sbriciolato molte certezze ma ha portato anche in evidenza il ruolo fondamentale e il carattere unico delle donne. A dibattere della condizione femminile nella società italiana, c’erano Virginia Raggi, Debora Serracchiani e Giulia Bongiorno e, tra il pubblico, anche Teresa Bellanova. L’ex sindaco di Roma, esponente del Movimento 5 stelle, ha ricordato la scarsa solidarietà femminile ricevuta durante gli anni da prima cittadina, quando è stata duramente attaccata, compreso il famoso titolo di Libero, “Patata bollente”: “Noi donne dovremmo essere in grado di superare determinati steccati – ha detto Raggi – E fare una battaglia insieme per tutte noi”. La capogruppo a Montecitorio del Partito Democratico, ha concordato, ribadendo che è necessario “intervenire per fare in modo che la sorellanza trovi uno spazio nella vita quotidiana di tutti noi”. Più scettica la senatrice della Lega ed avvocata. Per Giulia Bongiorno “in ambito lavorativo le donne” dovrebbero essere “un po’ più ipocrite”. “Bisogna saper fare più squadra e sapersi rispettare di più tra donne”, osserva invece tra il pubblico l’ex ministra ed attuale viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. “A me piace il potere e sono stata contenta di fare la ministra perché lì ho potuto fare una parte delle cose che volevo fare, ma per arrivare lì c’è bisogno di tanta sorellanza, perché per una donna che arriva a svolgere una funzione di potere, devi togliere un uomo, e se non c’è sorellanza, lì tu sei più debole”. A sorpresa è arrivato alla presentazione, per un saluto, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Nell’intervista dell’altra sera mi ha molto colpito ciò che hai detto – ha detto la giornalista Merlino al ministro – ‘Hanno detto che eri omosessuale per screditarmi’, con noi donne capita tutti i santi giorni che ci dicano qualcosa per screditarci. Ognuna di noi donne sa che c’è stato un momento nelle nostre vite in cui ci è stato detto qualcosa per screditarci e ci ha fatto un male del diavolo. Se non iniziamo a dirlo pubblicamente non faremo mai un passo in avanti”.
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