Il velocista ecuadoriano Alex Quiñónez è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nella zona del porto di Guayaquil, a sud ovest del Paese. Aveva 32 anni e tra i suoi successi sportivi c’erano numerosi record nazionali, la finale dei 200 metri alle Olimpiadi di Londra del 2012 e il bronzo ai mondiali di Doha, in Qatar, sulla stessa distanza nel 2019. La notizia arriva proprio nel giorno dei funerali di un’altra atleta: la kenyana Agnes Tirop, sulla cui morte si indaga per omicidio.

Il ministero dello Sport dell’Ecuador ha salutato Quiñónez sui social come “il miglior velocista nella storia del nostro Paese”: “Perdiamo un grande atleta, una persona che ci ha fatto sognare, che ci ha fatto emozionare”. Primo sportivo ecuadoriano a salire sul podio in una una competizione mondiale su pista, Quiñónez era il primatista nazionale nei 100, 200 e 400 metri piani e nella staffetta 4×400 metri. Si era qualificato anche ai Giochi di Tokyo di quest’anno, ma non aveva poi partecipato: era stato sospeso per aver violato il confinamento nei luoghi Covid- free previsti per i partecipanti alle competizioni. La camera ardente il 24 ottobre allo stadio di calcio Folke Anderson di Esmeraldas.

“Il mio cuore è completamente distrutto. Non riesco a trovare le parole per descrivere il vuoto che sento – ha scritto il presidente della Federazione sportiva della provincia di Guayas, Roberto Ibanez sul proprio profilo Twitter – Non posso crederci, fino a quando continueremo a convivere con tanta cattiveria e insicurezza. Riposa in pace caro Alex, mi mancherai per tutta la vita”. L’amico e rivale britannico Adam Gemili – quarto dietro a Quiñonez in Qatar – ha ricordato sia lui che Tirop: “Settimane orrende per il mondo dell’atletica. Riposate in pace Agnes e Alex.”. “Siamo molto dispiaciuti per la dolorosa perdita di Alex Quiñónez, padre, figlio, un grande velocista che ha segnato lo sport – lo ha ricordato anche il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso – Le nostre più sincere condoglianze ai tuoi cari. Riposa in pace – poi ha promesso – Coloro che toglieranno la vita agli ecuadoriani non resteranno impuniti. Agiremo con forza“.

Il Comitato olimpico del Paese ha dichiarato in una nota che le circostanze della morte “non sono state ancora chiarite”. Secondo alcuni testimoni però, a sparare – riporta il quotidiani El Universo – sono stati alcuni individui a bordo di un auto, con vestiti simili a quelli della polizia nazionale. Oltre all’atleta è stato ucciso anche un uomo, senza precedenti penali e identificato con il nome di Christopher Arcalla Ramirez. Le indagini sono ancora in corso: quella di Quinonez è l’ennesima morte nella violenta provincia di Guayas – di cui Guayaquil è la capitale: nel 2021 gli omicidi sono aumentati circa del 70%, toccando quota 650, tanto che Lasso ha dichiarato lo stato di emergenza per contrastare la criminalità e il traffico di droga.

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