Il tweet arriva dall’account ufficiale di Italia viva: “Complimenti a Valerio Ferrari riconfermato sindaco a Terzorio (IM)!”. A esultare, ritwittato, anche il coordinatore nazionale Ettore Rosato: “A #Terzorio (IM) altro splendido risultato per Valerio Ferrari riconfermato sindaco. Congratulazioni!”. Tra le (ben poche) vittorie che i renziani possono vantare nella tornata di amministrative, quella nel minuscolo paesino dell’imperiese – 189 elettori – è la più straordinaria: perché il 29enne Ferrari Valerio, sindaco uscente, correva da solo. Ed è stato riconfermato per mancanza di avversari, grazie ai 124 voti guadagnati dalla sua lista civica “Nui tersurin”. L’affluenza, bisogna concederlo, è stata di tutto rispetto: 138 votanti, il 73,2% degli aventi diritto. E il nuovo-vecchio sindaco dovrà anche fare i conti con un consistente dissenso, espresso nelle urne con otto schede bianche e sei nulle.

Ma in tempi di carestia, si sa, tutto fa brodo. Così Italia viva dedica non solo due tweet all’impresa di Terzorio, ma altrettanti a quella di Castelvenere (2.172 elettori ai confini del parco del Matese, tra Benevento e Caserta) dove Di Santo Alessandro, 64 anni, anche lui già sindaco in passato, è stato rieletto sullo scranno di palazzo Municipale con un plebiscito: la sua lista “Insieme Castelvenere” ha preso l’89,26%, 1.346 voti, relegando l’opposizione (nella persona di Moccia Mario, lista “Dialogo per Castelvenere”), al 10,74%, appena 162 schede e tre seggi in consiglio comunale. Un risultato non da poco, celebrato anch’esso dal partito con un tweet “istituzionale” (“Complimenti ad Alessandro Di Santo eletto sindaco a Castelvenere (BN) con l’89% dei voti”) e uno più “ruspante” di Rosato (“Ufficiale: il nostro Alessandro Di Santo eletto sindaco #Castelvenere (BN) con l’89% dei voti”). Poi c’è Rignano Flaminio, 7.637 elettori in provincia di Roma. Qui la sfida è stata più dura: Marcorelli Vincenzo, 44 anni, giornalista pubblicista, con la lista #SiamoRignano l’ha spuntata col 57,94% (2.681 voti) su Esposito Letizia, lista “Rignano Futura”.

Ma niente a che vedere con Minturno (Latina), il gioiello più prezioso nel bottino di guerra di Italia viva: qui gli elettori erano ben 20.138. Insomma, una città con tutti i crismi, che avrebbe potuto persino andare al ballottaggio, forte della sua popolazione sopra i 15mila abitanti. Ma non ce n’è stato bisogno: l’italovivo Stefanelli Gerardo, sindaco uscente, viaggia verso la riconferma con 4.959 voti, il 59,88%, staccando il rivale D’Amici Giuseppe detto Pino, che si ferma a 2.081. Insomma, il bomber, il capocannoniere di Italia viva: ma tra i simboli a suo sostegno, sulla scheda, c’è il Pd (il suo ex partito) e varie civiche, ma non Italia viva. Non importa: “Complimenti ai nostri @vmarcorelli e Gerardo Stefanelli. Vincenzo eletto sindaco a #RignanoFlaminio (Roma), Gerardo confermato sindaco a #Minturno (Latina) al primo turno. Bravissimi! #ItaliaViva”, gongola il coordinatore. E in agenzia spunta la “soddisfazione da parte di Italia Viva per i sindaci eletti al primo turno”. Peccato che in tre casi su quattro il primo turno fosse anche l’unico; e che nessuno abbia esposto il simbolo di Italia viva. Ma non ditelo a Rosato.

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