“Siamo fiduciosi che il governo approverà domani in Consiglio dei ministri la proroga da noi richiesta sul referendum sulla cannabis, per consentire di rimediare ai ritardi dei Comuni sulla consegna dei certificati elettorali. Sarebbe un passo importante per la democrazia“. A rivendicarlo è Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, dopo la notizia che il governo è pronto a salvare il referendum, che rischiava di saltare nonostante le oltre 600mila firme raccolte attraverso le sottoscrizioni online, arrivata proprio durante il presidio organizzato davanti a Montecitorio (e accolta con un’ovazione e un lungo applauso). “Il 30 settembre saremo comunque in Cassazione”, ha però avvertito Marco Perduca, del comitato promotore. Il motivo? “Dobbiamo vedere cosa c’è scritto nel decreto e soprattutto che venga pubblicato in Gazzetta ufficiale“. Tradotto, in attesa del Consiglio dei ministri, resta la prudenza: “Solo il primo passo perché c’è poi la partita referendaria? Restano ancora tanti nemici del referendum“, ha concluso Cappato, secondo cui “alcuni sono espliciti nel merito, mentre altri sono nascosti, che lavorano sotto traccia affinché non si tenga”. E ancora: “Non è il confronto a viso aperto che temiamo, ma i tentativi di sabotaggio”, ha concluso Cappato.
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Cannabis, governo verso la proroga dei termini per salvare il referendum dopo i ritardi dei Comuni: ovazione al presidio a Montecitorio

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Cannabis, governo approva la proroga che salva il referendum: Lega si astiene. La norma riguarda anche le firme contro il green pass

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