La polizia olandese ha arrestato il leader del Partito dell’Unità, Arnoud van Doorn, sospettato di essere coinvolto in un piano per uccidere il premier Mark Rutte, a cui di recente è stata rafforzata la sicurezza. Secondo quanto reso noto dal servizio di sicurezza del primo ministro, van Doorn, consigliere comunale all’Aja, è stato arrestato domenica dopo aver “manifestato un comportamento sospetto” mentre passeggiava nella stessa area in cui si trovava Rutte. Interrogato dalla polizia, è stato rilasciato poche ore dopo. L’uomo negli anni scorsi aveva militato nel partito populista Pvv di Geert Wilders. Dopo esserne uscito si era convertito all’Islam. Il suo legale, Anis Boumanjal, ha detto alla Bbc che non avrebbe dovuto essere arrestato dato che – ha sostenuto – non c’era alcun reale motivo per sospettarlo.

Confermando l’arresto, i magistrati hanno in realtà reso noto che un’indagine è in corso: secondo quanto detto da un portavoce della procura dell’Aja, si sospetta che van Doorn stesse raccogliendo informazioni proprio “in preparazione di un tentativo di uccidere” il premier. La notizia dell’arresto è arrivata dopo che nelle scorse ore era stato rivelato il rafforzamento della sicurezza intorno a Rutte. Si teme possa essere obiettivo di un attacco o di un rapimento da parte della criminalità organizzata.

Articolo Precedente

Covid, in Russia nuovo record di morti. In India dopo sette mesi calano i contagi, l’Argentina riapre ai turisti da Brasile e Cile

next
Articolo Successivo

Giulio Regeni, la commissione d’inchiesta in missione a Cambridge: audita la docente del ricercatore italiano

next