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Ivrea, suicida in carcere l’uomo che aveva ucciso a coltellate moglie e figlio a Carmagnola

L'uomo aveva tentato il suicidio subito dopo gli omicidi tagliandosi le vene dei polsi e gettandosi dal balcone di casa. La procura ha aperto un'inchiesta
Ivrea, suicida in carcere l’uomo che aveva ucciso a coltellate moglie e figlio a Carmagnola
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Si è ucciso in cella, dopo l’omicidio della moglie e del figlio di 5 anni. Alexandro Riccio, 39 anni, L’uomo, che aveva già tentato il suicidio subito dopo i fatti il 29 gennaio scorso, si trovava nel carcere di Ivrea. Aveva accoltellato la moglie Teodora Casasanta e il loro bambino, Ludovico, a Carmagnola, nel Torinese. Ora la procura ha aperto un’inchiesta sulla sua morte. Subito dopo aver aggredito la famiglia il 39enne si era tagliato le vene e si era gettato dal balcone di casa. Nonostante le diverse fratture, era però sopravvissuto alla caduta ed era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Moncalieri. “Lasciatemi farla finita” aveva detto allora.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti di Asti, Teodora Casasanta aveva annunciato al marito l’intenzione di volersi separare. Non era la prima volta che succedeva: sposata dal 2014, la coppia lo aveva già fatto nel 2016, dopo la relazione di Riccio con un’altra donna. Lui poi era tornato a casa, ma il matrimonio era entrato nuovamente in crisi.

L’uomo ha ucciso la moglie nel sonno con diverse coltellate. Poi ha colpito con la stessa arma il figlio che stava dormendo in un’altra stanza. A quanto è emerso dall’autopsia, l’assassino si è accanito sui due corpi anche con vari oggetti contundenti. In casa era stato ritrovato un biglietto nel quale diceva alle sue vittime: “Vi porto via con me“. L’intenzione di suicidio non era stata abbandonata: Riccio si è impiccato con i pantaloni della tuta a una inferriata della cella mentre il compagno dormiva.

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