La Federal Reserve continuerà ad aiutare l’economia fino a quando la ripresa sarà completa, assicura il presidente Jerome Powell, ma a breve si assisterà a un rallentamento della velocità degli acquisti di bond se la situazione continuerà a migliorare. Sul tapering, ovvero la riduzione degli stimoli monetari, “non si è ancora preso alcuna decisione” ma la visione è quella di una fine del taglio “entro la metà del prossimo anno” che potrebbe già essere annunciata dopo il prossimo incontro di novembre. È quanto deciso al termine della due giorni di riunione della Fed che in un comunicato ha spiegato che “con i progressi sulle vaccinazioni gli indicatori dell’attività economica e dell’occupazione hanno continuato a rafforzarsi. La traiettoria dell’economia continua a dipendere dal virus. I progressi sulle vaccinazioni continueranno probabilmente a ridurre gli effetti della crisi sanitaria sull’economia, ma i rischi all’outlook restano”. Da dicembre, quando è stata confermata la velocità degli acquisti di asset a 120 miliardi di dollari al mese (80 miliardi di dollari in bond governativi, i cosiddetti Treasuries, e 40 miliardi di dollari in mortgage backed securities), l’economia “ha fatto progressi”. La Banca centrale statunitense ha comunque mantenuto invariati i tassi di interesse, con il costo del denaro che resta fermo fra lo 0 e lo 0,25%.

Powell ha comunque sottolineato che l’avvio del tapering non implica automaticamente un primo rialzo dei tassi di interesse, anche se la maggior parte dei membri del Fomc prevede un aumento nel 2022, secondo quanto emerge dai dot-plot, le tabelle allegate al comunicato finale diffuso al termine della due giorni di riunione. E ha aggiunto anche che “è importante che il tetto del debito venga alzato in modo tempestivo, è essenziale”. Non alzarlo “potrebbe creare importanti danni all’economia. Gli Stati Uniti non dovrebbero fare default. Non si può assumere che la Fed possa proteggere l’economia da un default sul debito”.

Per quanto riguarda il Pil, la Fed prevede che l’economia americana crescerà del 5,9% quest’anno, per poi rallentare al 3,8% nel 2022 e al 2,5% nel 2023. Nel 2021 l’inflazione è attesa al 4,2% e poi al 2,2% per il prossimo anno e quello successivo. Il tasso di disoccupazione è invece stimato al 4,8% nel 2021, per poi calare al 3,8% nel 2022 e al 3,5% nel 2023.

Nel corso della conferenza stampa al termine della riunione, Powell ha anche dichiarato che la Fed cambierà le norme che regolano il trading dei suoi membri, nel tentativo di mantenere la fiducia degli americani dopo le polemiche scaturite dalle scommesse in Borsa dei presidenti di Boston e Dallas, Eric Rosengren e Robert Kaplan.

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