Cultura

Andrea Scanzi riceve il Premio Jema “Personalità della Cultura, del Giornalismo e dello Spettacolo”: le immagini

di F. Q.

Nella serata di venerdì 10 settembre, il giornalista de Il Fatto Quotidiano Andrea Scanzi ha ricevuto il riconoscimento come miglior giornalista dell’anno assegnatogli dalla Giuria del Premio Fotografico Internazionale Jèma, promosso dalla cantina Gerardo Cesari, per il suo impegno nel “promuovere la divulgazione giornalistica e culturale, unendo i tradizionali mezzi comunicativi ai nuovi social nel parlare e scrivere di vino”. La terza edizione del Premio Jèma, intitolato a un vino prodotto dalla Cantina di Fumane, è stato organizzato nel contesto del Festivaletteratura di Mantova, all’interno della chiesa della Madonna della Vittoria. Cuore dell’evento è il concorso fotografico, ispirato di volta in volta a una delle caratteristiche del vino stesso. Quest’anno all’eleganza.

In questo connubio tra vino, cultura e arte, accanto ai fotografi amatoriali e professionisti vincitori del concorso, la giuria di Cesari ha voluto premiare il giornalista Scanzi per la sua veste, meno nota al grande pubblico, di conoscitore e divulgatore di vino (suoi i libri Elogio dell’invecchiamento e Il vino degli altri) . I riconoscimenti sono stati una magnum di Amarone Classico, uno dei vini più rappresentativi della cantina della Valpolicella, e una Olivetti Lettera 22 originale, la mitica macchina da scrivere di Enzo Biagi e Indro Montanelli.

Alla domanda del giornalista Pierluigi Senatore su cosa avrebbe scritto con questo leggendario strumento di lavoro, Scanzi ha risposto con un piccolo rimpianto: “Peccato non averci potuto scrivere, a suo tempo, il mio primo romanzo”. Potrà consolarsi, come ha concluso lui con ironia, con l’altro premio, la magnifica e pregiata magnum di Amarone.

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