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Coppia si schianta e muore attendendo per tre giorni i soccorsi. Dopo 6 anni la polizia ammette la colpa: “Guasto nel gestore delle chiamate”

Lamara Bell, madre di due bambini, ha atteso per tre giorni i soccorsi tra le lamiere dell'auto, agonizzante. Il procuratore dichiara: "Se fosse stata ricoverata in ospedale entro sei-otto ore dallo schianto, si sarebbe salvata". La polizia ora dovrà pagare 100.000 sterline e la mamma della giovane donna commenta: "Adesso è stata fatta giustizia"

di F. Q.

Era il 2015, nei primi giorni di luglio, quando Lamara Bell e il compagno John Yuill, in viaggio nello Stirlingshire (Scozia), si sono schiantanti con l’automobile contro un albero. Le cause che hanno portato a quell’incidente non sono mai state accertate ma quello che è chiaro, adesso, è il ruolo della polizia scozzese, multata di 100.000 sterline dopo aver finalmente ammesso che una falla nel sistema di gestione delle chiamate “ha contribuito materialmente” alla morte della donna. A riportarlo è la BBC, che cita l’Alta Corte di Edimburgo la quale ha affermato che Lamara sarebbe probabilmente sopravvissuta se fosse stata soccorsa in tempo.

Dal momento dell’incidente (segnalato da alcuni passanti), infatti, la donna – madre di due bambini – è rimasta agonizzante per ben tre giorni, accanto al cadavere del fidanzato morto sostanzialmente sul colpo. Nessuno ha risposto alle chiamate di aiuto. Solamente tre giorni più tardi, a seguito di una nuova chiamata di emergenza di un agricoltore locale, è arrivata sul posto un’ambulanza insieme ai vigili del fuoco. La donna, estratta dalle lamiere dell’auto, era in gravissime condizioni. Trasportata all’ospedale più vicino e poi trasferita a quella di Glasgow, non ce l’ha fatta ed è morta qualche giorno dopo. Il capo della polizia in carica al momento dell’incidente si è dimesso dal ruolo alla fine del 2015, a seguito delle polemiche sul caso.

Il procuratore Ashley Edwards QC ora ha chiarito: “Vari esperti di una vasta gamma di specializzazioni hanno concordato che se Lamara Bell fosse stata ricoverata in ospedale entro sei-otto ore dalla sua lesione primaria, le complicazioni secondarie della lesione che hanno portato alla sua morte sarebbero state più facili da gestire e sarebbe stato sostanzialmente evitato”. Per la madre di Lamar, Diane, “adesso finalmente è stata fatta giustizia“. Non le riporterà indietro la figlia, ma per lei è “un enorme sollievo” perché “l’assenza di risposte e riconoscimenti, il non sapere.. è stata la più grande tensione”, ha affermato.

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