È stato presentato a Melpignano nel Palazzo Marchesale il Concertone della 24esima edizione de La Notte della Taranta che si terrà il 28 agosto nel Piazzale Ex Convento degli Agostiniani sempre a Melpignano. L’evento andrà in onda per la prima volta su Rai Uno, dopo essere stata ospitato su Rai Due, il 4 settembre alle ore 23:15. Maestri concertatori di questa edizione sono Madame e il Maestro Enrico Melozzi. Ad aprire il Concertone sarà “La Pizzica della liberazione”, scritta dal maestro concertatore Enrico Melozzi e tradotta dai componenti dell’Orchestra popolare nel dialetto salentino. Spazio poi a “Calinitta”, “Fimmene Fimmine”, Pizzica di Galantone, di Lizzano di Torchiarolo, di San Marzano, di San Vito e di Aradeo. Madame interpreterà la sua “Marea” in chiave pizzica, “Rondinella” e “Dimmi ca nun me vo ca su piccinna”. Ci sarà anche l’omaggio al maestro scomparso della rassegna, Daniele Durante, con il brano strumentale “Fuecu”. Al Bano, voce narrante dell’edizione televisiva, interpreterà il brano “Na, na na” già incso nel 1974 con il titolo “Simpatia te core”. Il Volo per la prima volta si cimenteranno con il brano d’amore in grico, lingua minoritaria dell’area ellenofona salentina, “Calinitta, Buonanotte”. Ad accompagnare le performance 12 ballerini coordinati da Thomas Signorelli. Anche quest’anno l’ingresso del pubblico sarà contingentato e saranno presenti mille spettatori. L’accesso sarà possibile solo a chi è in possesso del Green Pass o a chi ha effettuato un tampone con esito negativo entro le 48 ore precedenti.

“Il mio obbiettivo è stato lavorare sul linguaggio dal momento che quest’anno sono stata premiata più volte per come scrivo e uso le parole – ha dichiarato Madame -. Questo mi ha fatto molto riflettere anche su di me e su quello che sarà il mio futuro. Penso proprio che inizierò qui, in questi giorni, ad amare tutto quello che di nuovo che vedrò. Voglio comprendere, includere le tradizioni e cercherò di farlo con le mie parole e con quello che sento di voler dire alle persone e a tutti. Vorrei trasmettere tutto questo al bimbo di 10 anni fino alla signora di 85 anni, in una nova chiave nuova e spero che nessuno si offenda. Ho fatto del mio meglio per portare la mia penna in questo nuovo mondo. Questa sarà una notte di Liberazione e non esiste liberazione se non c’è amore e comprensione”.

“La prima parola chiave di questa esperienza è ‘liberazione’ per suonare assieme all’orchestra così bella per tutti questi giorni dopo il periodo che abbiamo vissuto. – ha detto Enrico Melozzi, – Una liberazione dell’anima. La seconda parola è ‘coraggio’ perché la componente che in questa fase storica serve all’artista e un po’ di più ai politici per dare vita a nuova ripartenza. Ho sofferto nel vedere i festeggiamenti per gli Europei, con migliaia di persone ammassate, in maniera giustificata dai politici e poi vedere i concerti con il pubblico della cultura che rispetta le regole, vederlo contingentato e recintato. È un dolore che non riesco a contenere e a tacere di fronte a questa ingiustizia. L’Italia è uno Stato che si fonda sulla cultura e sulla bellezza e non è possibile vedere questa disparità di trattamento perché vorremmo vedere la bellezza al primo posto. E la terza parola è confronto. Mi sono approcciato alla Taranta con una sacralità enorme e ai ‘loggionisti’ vorrei dire: siate aperti al diverso, che significa maturità. Spero che la musica ci aiuta a crescere e ad essere più adulti e diversi”.

Infine Al Bano ha promesso: “Farò di tutto per superarmi e lo farò con qualche passaggio rock del resto ho cantato per Madonna, serata veramente interessante, si è emozionata su ‘I cigni di Balaka’, resa famosa da Michael Jackson, e poi ‘Caruso’ di Lucio Dalla”.