Sabato pomeriggio migliaia di No Tav arrivati da tutta Italia hanno marciato per i sentieri della Val di Susa verso il cantiere dell’alta velocità. Una volta arrivati davanti ai jersey che sbarravano il sentiero, i militanti hanno provato a rimuovere il filo spinato con delle corde, lanciando pietre, fuochi d’artificio e bombe carta verso l’area del cantiere. Le forze dell’ordine ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. Nel corso dell’assedio, durato oltre due ore, un altro gruppo di No Tav è riuscito a entrare dentro il cantiere dal lato della zona archeologica di Chiomonte danneggiando cinque mezzi tra cui una jeep lince dell’Esercito. “Se non ci penserà il governo a fermare l’opera – concludono i No Tav – ci penseremo noi”.

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