Microsoft ha rilasciato la sua prima distro Linux, e non si chiama MS-Linux oppure Lindows: il suo nome è CBL-Mariner, dove CBL sta per Common Base Linux. È stata progettata inizialmente per un utilizzo interno ma può essere ora usata da tutti sotto licenza MIT.

L’arrivo di CBL-Mariner non è un fulmine a ciel sereno: si vociferava l’esistenza di questa distro Linux dalla fine del 2020, inizialmente destinata solo per i test interni e ora utilizzabile per tutti i server sotto licenza MIT, confermando, come dichiarato da Microsoft, “l’impegno dell’azienda per l’open source e per restituire il suo contributo alla comunità Linux“.

Come riporta ZDNet, si tratta di una soluzione specifica per i dispositivi nel panorama edge/cloud, sviluppata e gestita dalla stessa Microsoft e distribuita su GitHub. Non si tratta di una ISO da scaricare e installare, CBL-Mariner dev’essere usata Coe build, per esempio, su Ubuntu. Ma Juan Manuel Rey, un Senior Program Manager di Microsoft, ha rilasciato una guida su come creare un’immagine ISO di CBL-Mariner, e sono presenti altre guide all’interno del file README.md presente su GitHub.

La distribuzione Linux è davvero leggera e può essere usata come container o come host: serve un solo core di pacchetti per gestire i servizi cloud ed edge, ma è possibile espandere i pacchetti di base, adattando l’OS alle esigenze dell’azienda.

Microsoft ha ringraziato il Photo OS Project di VMware, il Fedora Project, Linux From Scratch, OpenMamba distro, GNU e la Free Software Foundation (FSF). È incredibile vedere un progetto del genere prendere luce, dato l’ex CEO di Microsoft, Steve Ballmer, aveva addirittura definito Linux come un “cancro da estirpare”. Ma, per fortuna, i tempi cambiano e da quando è entrato in campo il CEO Nadella, Microsoft ha dichiarato più volte di essersi sbagliata su Linux e in generale sull’open source.

Sembra quindi che Microsoft abbia sepolto l’ascia di guerra contro Linux, considerato per decenni un nemico. La conferma arriva anche dal rilascio di Windows 365, avvenuto la settimana scorsa: si tratta di un sistema operativo basato su cloud che consente di avere il proprio OS personale, quindi i programmi, le app, i file e le impostazioni, tramite la soluzione cloud Azure della stessa azienda. Windows 365 è accessibile da diversi dispositivi inclusi i Mac, iPad, Android e Linux.

Articolo Precedente

OnePlus Buds Pro, auricolari wireless in-ear con cancellazione attiva del rumore e fino a 38 ore di autonomia

next
Articolo Successivo

PlasticArm, ecco il primo processore flessibile che può aprire le porte di una nuova era

next