Illustrissimo giurista di fama internazionale, maestro del diritto, ma anche una personalità illuminante e ironica. È morto mercoledì a Napoli, a 78 anni, l’ex presidente della Corte costituzionale Giuseppe Tesauro. Riconosciuto come uno dei maggiori rappresentanti della scuola giuridica napoletana, Tesauro ha ricoperto importanti cariche nazionali ed europee: nominato giudice della Consulta nel 2005 dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, ne divenne presidente nel 2014. Dal 1998 al 2005 era stato a capo dell’Antitrust, ancor prima avvocato generale per l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee.

Nel privato, ha esercitato la professione di avvocato cassazionista presso lo studio legale Carnelutti, uno dei più noti di Roma. Dal 2016 al 2018 è stato anche presidente di Banca Carige. “Era un grande europeista, sapeva unire una solida cultura a grandi dote umane”, dice il presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi. Anche Roberto Rustichelli, attuale presidente dell’Antitrust e successore di Tesauro, si stringe ai famigliari nel cordoglio: “Ci lascia una figura luminosa che ha saputo dare una forte impronta agli studi giuridici”. Anche Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ricorda: “Era una grande figura di giurista e aveva un alto senso delle istituzioni”.

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