C’è questa storia che magari sarà a lieto fine ma che intanto rischia di somigliare ad altre storie che abbiamo già letto. La questione che mi colpisce non è la doppia nazionalità (italo-marocchina) della protagonista: anzi, trovo stucchevole l’interessamento a queste vicende di ‘ingiuste carcarazioni’ solo quando riguardano italiani o persone che – per qualche ragione – hanno a che fare con l’Italia.

La questione che mi ha colpito è la tempistica che definirei quasi kafkiana della vicenda: un dossier che ha continuato a crescere ed andare avanti per circa due anni finché la ragazza non è andata a infilarsi, ignara, nelle maglie della giustizia ed è stata condannata per qualcosa della quale, probabilmente, manco ricordava più nulla. Che poi sia stata condannata per una vignetta blasfema e io possa ‘sentire’ vicino il tema per ragioni professionali, è ancora un altro paio di maniche. Detto questo, lo ripeto, magari la storia si risolverà e “andrà tutto bene” (cit.). Ma intanto una bella lezione è stata data.

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