Posto e premesso che ha ragione Giuseppe Conte. Poi ti fermi un secondo e pensi, ha ragione su cosa? Per le vicissitudini della vita, pure a me è toccato occuparmi per mesi di uno statuto, quello dell’Associazione stampa romana, cercando di adeguarlo alla professione e al sindacato di oggi. Lavoro complesso, spesso arido, pieno di tecnicismi. Fatto tenendo conto delle sensibilità delle varie componenti. Ma in fondo unificante, perché le vere contrapposizioni erano non sulle regole ma sulla “ciccia”, il giudizio sui contratti sottoscritti, sulla gestione della previdenza, sui diritti, sugli ammortizzatori sociali. Ed ovviamente sugli incarichi.

Quindi, qui, nel caso di specie, di che stiamo parlando? Quale è la “ciccia” su cui si consuma l’ennesima scissione? Una volta le scissioni erano roba seria, su cose serie. La rivoluzione o il riformismo. Il patto Atlantico o quello di Varsavia. L’invasione della Cecoslovacchia. Col passare dei decenni sono diventate liti condominiali se non cause di separazione civile. Ma nemmeno epiche, come La Guerra dei Roses o Kramer contro Kramer. Gente che, in sostanza, si sta sulle palle. Tanto è vero che magari si ingolla l’abolizione dell’articolo 18 e si va via solo dopo.

Qui i due elevati, una volta in sintonia come Panatta e Bertolucci, adesso si sfanculano. Su cosa? La transizione ecologica, come evitare di finire tutti come a Vancouver? La difesa del reddito di cittadinanza? La riforma della giustizia? L’impiego dei fondi europei? Come influenzare da sinistra il governo Draghi? Cosa fare della monnezza romana? Come impedire che l’Europa reimbocchi i sentieri della diminuzione del debito pubblico e segua invece le idee di Biden? Il futuro dell’alleanza con il Pd? Niente di tutto questo.

Due leader che hanno condiviso, a differenza di un Di Maio, di un Di Battista, di un Morra, tutte le svolte più complicate, i passaggi di tre governi, il rovesciamento delle alleanze, adesso rompono sullo Statuto. Ovviamente il punto è chi deve fare il capo. Il fondatore visionario o il pragmatico esecutore che ha dimostrato con Salvini, con l’Europa, con il Covid, purtroppo non con Renzi e Mattarella, di saper fare quello che dice e dire quello che fa? Insomma volete più bene alla mamma o al papà? Mentre dall’altra parte, come si vede in queste stesse ore, c’è gente pronta sì a inginocchiarsi, ma sul collo di Floyd. Ma si può?

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