Migliaia di libri nella propria biblioteca, anni di studio nell’emeroteca di Coverciano, telefonate e mail in lingue diverse a chiunque possa fornire anche solo un’informazione. Fabrizio Schmid, operaio trentino di 55 anni, lavora da sempre per raccogliere i dati di tutti i calciatori che hanno giocato nei primi quattro livelli dei campionati italiani. Dalla A alla quarta serie di chiunque Schmid può snocciolare le presenze stagione per stagione. Studia, ricerca, si appunta numeri da quando era bambino. Oggi si sente in missione contro Wikipedia, dove trova continuamente degli errori.

“Mio papà era un computer umano – racconta a ilfattoquotidiano.it – sapeva tutto a memoria e aveva in libreria molti libri di calcio. Nel 1974 esce l’Enciclopedia Tutto il calcio minuto per minuto in sei volumi e per me è una rivelazione perché il penultimo tomo, il più grosso, è dedicato alle statistiche: prima di allora non esisteva nulla del genere. Poi ho iniziato a collezionare libri, soprattutto di storia dei club. Nei Novanta ho preso l’abitudine di andare in visita a Coverciano per leggere i giornali sportivi, portandomi a casa tutte le informazioni possibili. Inoltre ho consultato le liste di trasferimento dei calciatori, custodite per anni in Figc. Anche recuperare un nome di battesimo può essere complicato e allora in quel caso prendo in mano il telefono e provo a chiamare un parente o un discendente del calciatore. Dal 1898 a metà anni 80 ho una banca dati completa di tutti i calciatori che hanno giocato in A, o anche solo con una presenza in una coppa, e in B. Ho quasi tutto pure della C e della quarta serie. Io voglio che tutti i calciatori abbiano la stessa dignità, non è importante quante gare abbiano giocato e in quale categoria”.

Wikipedia è il suo nemico numero 1. “Nel web ci sono errori macroscopici, a volte chiedo ad amici di correggere ma spesso poco dopo poco rispunta il refuso. Una volta un ex calciatore ha voluto sistemare la sua pagina ma lo hanno bloccato perché non esisteva il link che accompagnasse ciò che aveva scritto, quando era lui stesso la fonte diretta. Io vado a avanti con il mio lavoro, senza badarci troppo. Anche se spesso mi arrabbio quando noto certe sviste. Di Ermanno Aebi, calciatore dell’Inter e della Nazionale, c’erano data di nascita e di morte errate. Come quella di Virgilio Fossati, che ho fatto sistemare io da un amico. Una volta ho trovato le carriere mescolate dei due fratelli Bandini, Giampiero classe ’35 ha giocato anche in A con la Lazio e Giorgio classe ’39, entrambi portieri. I casi sono tantissimi”.

Le ricerche che partono dall’ufficio trentino di Schmid sono spesso avventurose. Pavel Grabaryov Petrovich è il nome di un calciatore sovietico del Venezia, stagione 1945-’46. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si fermò a giocare in Italia e sembra fosse talmente disperato da dormire alla sera negli spogliatoi. Dieci presenze in campionato, ma per sapere il nome corretto e la data di nascita ha scritto in cirillico all’anagrafe di Charkiv, città ucraina. Dei quattro Lulich (vero cognome Lulik), calciatori di serie B negli anni Venti e Trenta ha raccolto tutti i dati, partendo da una telefonata fatta a Monfalcone alla vedova di un figlio di uno dei fratelli. La donna dice al ricercatore trentino che il suocero era nato in una città dal nome Rosenborg o Rosenburg, può essere Germania o Ungheria. Fabrizio scrive ad una decina di anagrafi di municipi con quel nome o qualcosa di simile. Poi finalmente riceve la risposta e anche i Lulich ora hanno le loro schede complete.

Calciatori più recenti che hanno fatto la storia del calcio italiano e mondiale hanno su Wikipedia una scheda affidabile. “Sì, vero. Però io posso dire quante presenze ha Giacinto Facchetti nei tre anni tra i dilettanti della Trevigliese a fine anni ’50 o quelle di Angelo Domenghini in seconda categoria con il Verdello. Quando recentemente è scomparso Tarcisio Burgnich l’ho ricordato sui social con una scheda in cui c’erano anche le partite giocate nella De Martino e nella squadra Riserve”.

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