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Monica Bellucci: “Da vecchie si può essere meravigliose. Ecco qual è l’unico modo per rimanere sempre belle”

La diva, 56 anni, ha ritrovato l'amore ma preferisce "non parlarne", mentre passa in rassegna senza filtri del suo rapporto con il tempo che passa, la maternità e la bellezza che si evolve negli anni

di F. Q.

Da vecchie si può essere meravigliose: l’unico modo per rimanere belle è lavorare sulla sostituzione della bellezza biologica, che è un regalo per cui ringraziare ma destinato a scemare, con quella interiore, di cui siamo i soli artefici”. Monica Bellucci si racconta a cuore aperto in un’intervista a Repubblica. La diva, 56 anni, ha ritrovato l’amore ma preferisce “non parlarne”, mentre passa in rassegna senza filtri del suo rapporto con il tempo che passa, la maternità e la bellezza che si evolve negli anni. “A differenza delle generazioni passate, alla mia età posso esistere come donna, esprimere la mia femminilità in tutta la sua pienezza senza rinunciare al lavoro e ai miei impegni – ha spiegato Monica Bellucci -. Mordo la vita che è piena, pienissima e non mi resta il tempo per fermarmi a pensare agli anni che passano. Devo ancora aiutare le figlie a diventare adulte. Il trucco? Se devo uscire, mi piace averne un po’, senza esagerare”.

E ancora, ha confidato: “Sopporto ancora le mie rughe ma non condanno i ritocchi estetici se sono ben fatti e ti fanno sentire meglio. È una scelta molto personale e oggi ci sono tante gradazioni possibili. L’esperienza acquisita e una fisicità diversa mi consentono di vestire i panni di personaggi che prima non mi avrebbero mai proposto. Oggi anche le attrici che non hanno più la freschezza della giovinezza possono accedere a ruoli prima impensabili e la carriera prosegue anche ben oltre i cinquant’anni. È lo sguardo degli altri e quello che portiamo su noi stesse a essere cambiato: siamo più indipendenti e abbiamo qualcosa da dire anche al di fuori dall’ambiente domestico. Ma questo avviene con molta lentezza anche se ci sono già piccole aperture. E lascia morti e feriti sul campo”.

E riguardo al me too e alla crescente attenzione riguardo a queste tematiche, Monica Bellucci ha sottolineato come “bisogna sempre saper distinguere tra un complimento e un’aggressione. Ciò malgrado questa strada va percorsa fino in fondo. Non voglio la guerra con l’altro sesso. Né vado in battaglia contro il testosterone (ride, ndr). Cerco la comunicazione, penso sia necessaria: i maschi hanno imparato ad accettare la loro parte femminile senza vergognarsi – cucinano, portano i bambini al parco e cambiano i pannolini – e noi oggi possiamo accedere a qualunque lavoro senza doverci nascondere. C’è una rivoluzione sociale in atto e la transizione è difficile, però ognuno può imparare a esprimere parte della propria personalità fino ad ora inesplorata. Da soli o insieme”.

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