La ‘colpa’ di Daniele Tanzi è stata quella di essersi fidanzato con la ex di Patrick Mallardo, il ventenne che, stando al suo stesso racconto, nella notte tra martedì e giovedì ha colpito a morte con un coltello il suo rivale in amore. La confessione agli inquirenti è arrivata al termine di una giornata di interrogatori, dopo che Mallardo si era dato alla fuga prima di essere chiamato in questura assieme alla ragazza per le prime indagini. È lo stesso Alfonso D’Avino, procuratore capo di Parma, a dare notizia dell’emissione del provvedimento di fermo per omicidio aggravato dalla premeditazione.

Stando alle prime ricostruzioni, attorno alla mezzanotte del 4 maggio Tanzi, la sua fidanzata diciottenne e Mallardo si sono incontrati in un mulino dismesso alle porte di Parma, un luogo che spesso diventa dimora per i senzatetto ma che di giorno è frequentato anche da gruppi di giovani. A questo punto, tra i tre è scoppiato un forte litigio e Mallardo, estratto un coltello, ha iniziato ad accanirsi sui due, finendo per ferire la ragazza e colpire a morte Tanzi.

Come riportano le fonti, Mallardo ha inferto oltre venti coltellate che non hanno lasciato scampo al 18enne. Accortosi della gravità del proprio gesto, Mallardo è fuggito gettando il coltello in un canale nelle vicinanze del mulino. A questo punto, la ragazza ferita ha chiamato i soccorsi ed è stata raggiunta da un’ambulanza del 118, dai vigili del fuoco e dalle forze di polizia. Trasportata al pronto soccorso, ha iniziato a raccontare quello che le era successo, consentendo quindi alle forze dell’ordine di procedere con le indagini sul luogo del delitto e sul corpo della vittima. Oltre che con le ricerche del presunto omicida.

Rintracciato nella tarda mattinata, Mallardo è stato condotto in questura, dove è iniziato il suo lungo interrogatorio – a cui hanno preso parte gli investigatori della squadra mobile della Polizia diretta da Cosimo Romano, poi raggiunti dal pm di turno Fabrizio Pensa – e dove il ventenne ha confessato.

Le indagini sono state però direttamente coordinate anche da Alfonso D’Avino, procuratore capo di Parma, che nel tardo pomeriggio ha reso pubblico il provvedimento di fermo per omicidio per il ventenne. L’aggravante della premeditazione, poi, è legata al fatto che, secondo il pm, il giovane è andato all’ex mulino portando già con sé il coltello, quindi con la chiara intenzione di aggredire la coppia e di uccidere il rivale.

Nel pomeriggio è stata ritrovata anche l’arma del delitto, quella che secondo gli inquirenti Mallardo aveva gettato nel canale dopo aver commesso il fatto assieme al giubbotto ancora sporco di sangue che il giovane indossava al momento dell’omicidio. La confessione di Mallardo, è stata confermata dalla ragazza, anche lei ascoltata dalla Polizia dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale Maggiore della città. In serata è tornata a casa, in buone condizioni di salute ma comprensibilmente sotto choc.

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