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Zanzare geneticamente modificate per far fuori altre zanzare che trasmettono malattie: ecco di che si tratta

La Oxitec, una società biotecnologica con sede in Gran Bretagna, rilascerà nei prossimi mesi tra la Florida e il Texas, oltre 750milioni di una versione speciale di zanzare Aedes aegypti maschi. Queste zanzare contengono una proteina che, se trasmesse alla prole femminile, le ucciderà e, si spera, impedirà loro di pungere gli esseri umani e diffondere malattie. Ma non mancano le polemiche

di Davide Turrini

Zanzare geneticamente modificate per far fuori altre zanzare che trasmettono malattie. L’esperimento prenderà il via, tra molte polemiche, questa settimana nelle Florida Keys. In pratica Oxitec, una società biotecnologica con sede in Gran Bretagna, rilascerà nei prossimi mesi tra la Florida e il Texas, oltre 750milioni di una versione speciale di zanzare Aedes aegypti maschi. Queste zanzare contengono una proteina che, se trasmesse alla prole femminile, le ucciderà e, si spera, impedirà loro di pungere gli esseri umani e diffondere malattie come la dengue, Zika e febbre gialla. Il Florida Keys Mosquito Control District e la Oxitec hanno annunciato che si partirà nei prossimi giorni nelle Florida Keys con l’immissione delle prime 12.000 zanzare geneticamente modificate ogni settimana per dodici settimane in sei località: Cudjoe Key, Ramrod Key, Vaca Key. Solo che questa procedure statale in accordo con l’azienda inglese non è andata giù a parecchi residenti della Florida. Barry Wray, coordinatore della Florida Keys Environmental Coalition è stato perentorio: “Le persone qui in Florida non acconsentono alle zanzare geneticamente modificate o agli esperimenti umani”. L’anno scorso, Jaydee Hanson, direttore delle politiche del Centro internazionale per la valutazione tecnologica e il Centro per la sicurezza alimentare, aveva dichiarato al Guardian che il programma in questione è un “esperimento alla Jurassic Park“. Secondo Oxitec, l’Aedes aegypti costituisce circa il 4% della popolazione di zanzare nelle Keys, ma è responsabile di “praticamente tutte le malattie trasmesse dalle zanzare trasmesse all’uomo” e può trasmettere la filaria e altre malattie potenzialmente mortali ad animali domestici e animali. “Dato che stiamo assistendo allo sviluppo della resistenza ad alcuni dei nostri attuali metodi di controllo – ha spiegato il funzionario statale Andrea Leal – abbiamo bisogno di nuovi strumenti per combattere questa zanzara. E dato l’ecosistema unico in cui viviamo, questi strumenti devono essere sicuri, rispettosi dell’ambiente e mirati”. È proprio il Guardian a segnalare che già in dieci anni (2010-2020) in tutti gli Stati Uniti sono stati registrati soltanto “7300 casi di dengue”, ma che la maggior parte sono stati contratti al di fuori degli Stati Uniti. Sarebbero 71 i casi trasmessi in Florida. Mentre nell’estate 2016 il virus Zika ha infettato 29 persone all’interno di un’area di sei isolati in una città della Florida Keys. Così l’EPA (Environmental Protection Agency) ha approvato l’uso sperimentale nel 2019 di questa nuova zanzara geneticamente modificata calcolando che “non ci saranno effetti negativi irragionevoli per l’uomo o l’ambiente a seguito del permesso sperimentale per il rilascio della zanzara maschio OX5034 di Oxitec”. L’Epa e la Oxitec portano a difesa l’esperimento riuscito praticato in una piccola città del Brasile, Juazeiro afflitta da numerosi casi di Dengue. I detrattori invece ricordano che un test simile è stato effettuato nelle Isole Cayman nel 2016 senza che il governo avesse fornito informazioni sufficienti sui potenziali rischi o studiato adeguatamente altre alternative”. Come spiegato nelle pagine di scienza dell’enciclopedia Zanichelli reperibile online il nome ufficiale della zanzara geneticamente modificata è OX513A e il suo ideatore è Luke Alphey, uno zoologo cresciuto all’Università di Oxford e attualmente direttore di una piccola biotech inglese, appunto, la Oxitec. “La zanzara è allevata in laboratorio, in una popolazione mista di maschi e femmine. Finché gli insetti stanno in un ambiente controllato, il gene killer è inattivato da una sorta di interruttore, che resta “spento” finché le zanzare assumono una molecola, la tetraciclina. Quando poi le zanzare maschio sono liberate nell’ambiente, dove non c’è la tetraciclina, il gene si attiva, ma lascia il tempo per l’accoppiamento con le femmine presenti nell’ambiente. Le uova fecondate che emergono da questi interludi amorosi non sopravvivono a lungo: in genere gli insetti neonati muoiono poco dopo la schiusa e prima che inizino a volare”. Le proteste però non sono mancate, anche con diversi sit-in, come quello avvenuto poco tempo fa al Murray Nelson Government and Cultural Arts Center a Key Largo. Il gruppo ambientalista Friends of the Earth ha dichiarato: “Il rilascio di zanzare geneticamente modificate metterà inutilmente a rischio la Florida, l’ambiente e le specie in via di estinzione nel bel mezzo di una pandemia”.

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